Organizzare un viaggio a lungo raggio vol.1

by Sandra

In questi giorni, in balia della liquidazione aziendale e dell’impossibilità a fare il mio lavoro, ho cominciato a programmare il mio futuro spero imminente, infatti non aspetto altro di poter lasciare questo ufficio e comperare un biglietto aereo.

Ebbene si, la mia prima azione da disoccupata (incosciente e irrazionale) sarà quella di prendere un biglietto aereo per l’altra parte del mondo, dove voglio perdermi per almeno un mese, forse due…

Ma come si organizza un viaggio così? Oggi vi spiego la mia tecnica/strategia.

Prima cosa da fare definire la destinazione, o meglio il Paese/i che si vuole visitare, nel mio caso sono partita con Vietnam, Cambogia, Laos e Nord della Thailandia (avevo già visto parte del sud), poi da qui comincio a identificare posti, città, templi che voglio assolutamente vedere e ne faccio una bella lista in ordine di importanza. Questa sarà l’ossatura del programma che darà vita al mio itinerario.

Identificare un budget approssimativo, ma ne parleremo più avanti.. trattasi di nota dolente, ma è giusto dire che di soldi a disposizione ne avrò pochi.

Fatto questo mi trasferisco su Booking.com e mi creo tante belle liste in base alle località di cui sopra e comincio a identificare hostel, guesthouse e hotel che possono fare al caso mio e li salvo nella lista di riferimento. Quando sarà ora di prenotare o scegliere basta che vado sulla lista, inserisco il periodo e, a colpo d’occhio, ecco apparire importi aggiornati e disponibilità così non perdo tempo e vado diritta al luogo scelto. E’ un lavoraccio lo so, ma ho tutto il tempo per farlo. Non penso di prenotare qualcosa dall’Italia salvo la prima notte per quando arrivo, dato il mio solito livello di rincoglionimento post 12 ore di volo; per i giorni successivi invece stavo pensando di andare direttamente al desk della struttura prescelta e disbrigare le pratiche li, così dovrei riuscire a risparmiare qualcosa visto che il mio budget sarà da #ciaopoveri.

Per gli alloggi credo che prediligerò posizioni centrali così da non dover prendere troppi tuk tuk e poter uscire la sera in tutta tranquillità, vorrei provare ad alternare ostelli e guesthouse, ma credo che proverò a fare anche esperienze di home stay (vieni ospitato a casa delle famiglie locali), così da essere più vicina alle popolazioni che incontrerò lungo il viaggio.

Proseguiamo, ora viene la parte più complessa: i mezzi di trasporto e l’incastro dei collegamenti! Qui la faccenda si complica e non poco, soprattutto quando devi tenere un occhio al portafoglio e uno all’orologio. Alcuni trasferimenti via terra (o fiume) richiedono molto tempo perchè le strade sono quello che sono e i mezzi usati pure, due giorni lungo il Mekong saranno anche affascinanti, ma in questa fase vorrei vedere quanto più possibile… per tanto devo fare delle scelte.

Nel Sud Est Asiato ci sono  varie alternative per muoversi, dal bus all’aereo passando per chiatte e treni.

Per il bus ci sono centinaia di agenzie che propongono trasferimenti anche notturni sugli sleeping bus con prezzi super stracciati, quindi cercando su internet ho selezionato due di queste agenzie che, da recensioni e prezzi, mi sembrano le migliori (Giant Ibis, The Sinh Tourist ) che userò in Vietnam e Cambigia, per la Thailandia invece mi affiderò ad AirAsia (ti permette di volare ad ottimi prezzi, con bagaglio in stiva e inoltre non è nella black list Enac). E in Laos?? Mentre studiavo i mezzi di trasporto mi sono resta conto che arrivare e girare il Laos è cosa impegnativa e prevede viaggi della speranza a cui ora come ora non sono pronta, per cui dall’elenco iniziale, è stato eliminato.

Non escludo che una volta là io possa cambiare idea, ma per ora ho deciso di accantonarlo.

Sempre in merito ai trasporti, ho scoperto una cosa fighissima, che conto di usare soprattutto in Vietnam: il BUS OPEN! Cosa sarà mai? un bus scoperto? un bus senza vetri ai finestrini? No!!! E’ un biglietto che ti permette, lungo una tratta stabilita, che tocca le principali località di un Paese, di viaggiare liberamente, avendo l’accortezza di confermare la partenza il giorno prima, ma senza vincoli di tempo. In pratica parti da Hanoi e vuoi fermarti a Huè tre giorni: puoi! ma i giorni diventano 4? Nessun problema, il terzo giorni confermi la partenza e via, così per tutte le tappe. Il costo? Non più di 50 euro!! Di solito questi bus hanno corse la mattina e la sera (quindi sleeping bus), basta scegliere.

Ora ho a disposizioni alloggi, trasporti e un itinerario di massima, quindi posso procedere con la definizione delle “gite” in loco, cioè quelle escursioni in località limitrofe (Halong Bay, Ayutthaya) raggiungibili in giornata o al massimo con una sosta di una notte.

Ricordiamo che ogni hotel e tugurio in queste zone dispone di un servizio di agenzia turistica o ne ha una di fiducia da propinarvi, per cui è sempre bene fare un passaggio tramite loro per decidere a chi affidarsi, solitamente utilizzando questa soluzione c’è compreso il transfer da e per l’hotel, molto utile per me che sarò sola e nel rientro serale potrò stare più tranquilla.

Arrivata a questo punto ho già tanta carne al fuoco, ma non basta, e tocca andare più nel dettaglio, così comincio l’estenuante pratica dello “spulcia il web”, alla ricerca di curiosità, dettagli, consigli, diari di viaggio, corsi da fare in loco (vuoi mettere sapere fare quei simpatici cappellini a punta vietnamiti? o montagne di ravioli al vapore?), così creo una bella sotto cartella nei preferiti e butto tutto dentro li!

Benissimo, ma per fare tutto quanto tempo serve? Chi lo sa!! Da qui si capisce perchè ho parlato di “un mese forse due”, questa volta posso permettermi il lusso di non programmare un ritorno vero e proprio, tutto dipenderà dai soldi e da quanto riuscirò a risparmiare lungo il cammino. Quindi parliamo di soldi? Ma si, è arrivato il momento.

I soldi che avrò a disposizione saranno approssimativamente 2.000/2.500 euro nei quali devo far stare anche il volo da e per l’Italia (non so ancora se questo lo prenoterò una volta la o direttamente da qui) per il quale sono disposta a spendere 500/600 euro al massimo, solo una lunghezza eccessiva tra scali e volo effettivo, possono far salire questa spesa, ma purtroppo non ho modo di decide ora la data della partenza, per tanto la pianificazione monetaria si limita ai trasporti interni e agli alloggi.

Questa parte di mondo ha prezzi molto contenuti, ma la “sola” è sempre dietro l’angolo, per cui occhi sempre aperti!

Ad oggi sono arrivata fin qui con l’organizzazione, ma ci sono ancora tante cose a cui pensare, quindi a mano a mano che proseguirò aggiornerò questo post, o magari ne farò un altro…. vedremo!

Sicuramente dovrò affrontare argomenti come: assicurazione di viaggio, zaino e attrezzatura, ma anche gestione del denaro.

Ps: il programma definitivo e l’acquisto delle guide avverrà solo dopo l’acquisto del biglietto aereo, e questa si chiama SCARAMANZIA!!

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La foto l’ho presa qui “Mangia Vivi Viaggia” 

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3 commento

Giulia 19/10/2016 - 12:48

Come ti capisco! Anch’io in questo momento sono senza lavoro per un motivo simile e dopo un breve viaggio sono tornata qua, nella città dove vivo, a cercare nuovamente qualcosa. Stimoli ne ho pochi, la città che mi ospita non mi entusiasma più e sto pensando di andarmene almeno per un paio di mesi. Mi sento un po’ vincolata per i soldi, vedremo come si metteranno le cose. Hai tutta la mia stima e appoggio!

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Sa 20/10/2016 - 11:00

Ciao Giulia! intanto grazie per essere passare di qui e aver lasciato la tua impronta. Io spero di riuscire a partire quanto prima, ma purtroppo non dipende da me e questa cosa mi mette ansia.. comunque tengo duro e intanto programmo! Si, ormai in Italia c’è poca speranza per chi perde il lavoro, bisogna ampliare gli orizzonti e per farlo i soldi servono, io spero di riuscire a fare tutto con un budget davvero low, la meta scelta si presta a questa cosa.. speriamo! Intanto mi leggo il tuo blog! a presto!

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Giulia 20/10/2016 - 14:37

Ti mando un in bocca al lupo grandissimo! Seguirò sicuramente le tue avventure!

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