Bagaglio a mano: dilemma!

by Sandra

Ultimamente sono un po’ “in sbattimento” nella ricerca dello zaino per il bagaglio a mano perfetto, si vede proprio che non ho nulla da fare?!

Abbiate pazienza e sopportate, intanto tra poco arriverà un nuovo post di viaggio…

La genesi del mio bagaglio: da 120 lt al bagaglio a mano

Quindi la mia evoluzione è stata questa: mega valigione da 120 lt rigida, tutto compreso, anche la casa

Ero molto orgogliosa del mio bagaglio, mi sentivo protetta e sicura.

Secondo step: sempre valigia rigida ma ho diminuito i litri, che sono diventati 80, sempre un bel ingombro e tanta roba al seguito, ma mi piaceva riempila di ogni cosa mi venisse in mente.

Terzo step: valigia morbida eastpak, dimensione media, da questo momento ho cominciato ad alleggerire il bagaglio, preferendo più spazio per gli acquisti da portare in Italia, meno cambi, meno “accessori”.

Step quattro: qui c’è il momento dei primi voli low cost per tanto volente o nolente ho dovuto cambiare drasticamente il mio modo di fare la valigia, ma è stato un momento utile che mi ha permesso di capire che non serve poi molto per vedere il mondo e che ci sono i negozi anche fuori dall’Italia!

Così mi sono procurate un trolley sempre Eastpak taglia S, quella omologata per i voli low cost appunto.

Con entrambe le valigie Eastpak mi sono trovata super bene, sono maneggevoli e leggere, ci sta tutto, forse un po’ imbrogliano le stecche della maniglia che spuntano nel corpo principale, ma con un buon incastro si riesce ad ottimizzare alla grande.

Le ruote sono silenziose e le cinghie tengono tutto in ordine. Diciamo che se potrò viaggiare comoda non disdegnerò di usarle ancora (le altre due invece sono ad ammuffire in garage).

bagaglio a mano

Step cinque: il passaggio allo zaino e qui davvero il mio mondo è cambiato, trovate la mia riflessione qui.

Bagaglio a mano: alla ricerca della perfezione

Bene, dopo aver capito che “zaino è meglio“e “in tutto il mondo ci sono i negozi“, ho intrapreso una nuova spulcia su internet per cambiare il mio bagaglio a mano passando dal trolley di cui sopra ad uno zaino adatto ad essere stivato nelle cappelliere degli aerei.

Mi si è aperto un mondo rendendo la scelta a dir poco complicata.

Ci sono soluzioni più o meno costose, più o meno comode, più o meno consigliate.

Non vi annoio sul processo mentale che ho fatto, ma sono giunta al momento della scelta tra due sole opzioni, direi pressoché identiche su alcuni aspetti fondamentali come dimensioni (rigorosamente 55x40x20) e volume (44 lt), ma molto diversi per costo, materiale e colori.

Ma vediamo di capire di cosa parlo: ci troviamo davanti a degli zaini valigia, la forma è quella classica squadrata che ricorda appunto un trolley, ci sono alcune tasche esterne (in un caso un paio dell’altro solo una), e l’interno è completamente sgombro, non ci sono cinghie o altro, quindi credo che saranno utili i box per valigia (che ho già).

I due modelli sono di bagaglio a mano da scegliere.

cabin-max

Metz di Cabin Max: come potete vedere è disponibile in un sacco di colori e fantasie, ha un costo super competitivo (34 euro circa), ha buone recensioni, ma qualcuna lamenta cerniere e tessuto non proprio robusti. La tasca davanti è ben organizzata mentre, come dicevo, il corpo centrale è libero, non ci sono lacci o altro. Impugnatura sopra e cinghie di contenimento ai lati, la forma è più zaino in questo caso.

 

 

 

cabinzero
Classic di Cabonzero: qui abbiamo meno colori e fantasie e il costo è il doppio di quello sopra, infatti sul sito costa 70 euro e su amazon lo si trova per qualcosina in meno, ma non meno di 50 euro. Le recensioni, seppur in numero inferiore al precedente, non lamentano di problemi strutturali, ma confermano la robustezza e la validità del prodotto. Lo zaino è dotato di un codice Okoban per il tracking in caso di smarrimento, ha due maniglie, una sul alto e una in cima, ci sono le cinghie di contenimento, ma la tasca esterna non ha scomparti e quella interna è identica alla precedente, ma con una tasca sul fondo e due sulla parte che andrà a chiudere il tutto. La forma è decisamente più valigia che zaino!

Ora devo scegliere tra questi due modelli e sinceramente non so proprio cosa preferire, mi preoccupano un po’ le critiche sul primo, ma il prezzo del secondo ne giustifica davvero la scelta?

Tra l’altro il secondo viene venduto anche fisicamente, non solo online, in Rinascente a Milano, per tanto pensavo di andare a toccare con mano…

Ho deciso di prendermi ancora un po’ di tempo, prima di procedere con l’acquisto, ho in ballo una cosa a cui tengo molto e credo che deciderò se l’acquisto sarà un premio o una consolazione…

Qualcuno di voi che passa di qua e ha uno dei due, se ha voglia, mi lascia la sua opinione?

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10 commento

iounaover40?? maneggiare con cura??!! 23/01/2017 - 18:57

Io andrei per il primo … più pratico da portare ..essendo uno zaino … e poi mi sembra più carino ?

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Sa 23/01/2017 - 20:38

Uhmm segno!! E continuo a pensare!

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iounaover40?? maneggiare con cura??!! 23/01/2017 - 20:39

✌️?

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Silvia - The Food Traveler 24/01/2017 - 15:28

Anche io sono passata attraverso la stessa serie di dilemmi lo scorso anno, quando ho deciso di passare dal trolley allo zaino. Tra i finalisti c’era anche il Max in effetti, ma poi su qualche sito americano avevo letto che – come dici anche tu – le cerniere non erano molto resistenti. Alla fine ho poi scelto un modello Loewe simile alla tua seconda opzione sia per forma che per prezzo e devo dire che mi trovo benissimo. Poi, presa dall’entusiasmo ho preso anche un Fjallraven – credo da 30 litro – e riesco a far stare un sacco di roba!

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Sa 24/01/2017 - 15:34

comincio a sentirmi meno sola in questa scelta. grazie! Sono andata a vedere i due modelli da te elencati, ma mi fermo alle apparenze se no devo cominciare da capo… Ora come ora ho lo zaino da 60+10lt della deuter e quello va bene per i viaggi lunghi, avevo pensato ad una versione più piccola, ma nel recente volo con Ryanair ho visto che hanno fatto storie, quindi ho abbandonato l’idea preferendo qualcosa di omologato… Il max ha del potenziale, ma la robustezza mi mette in allarme…

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Andrea 25/01/2017 - 12:19

Ho fatto anch’io avariati tentativi prima di trovare la soluzione per i miei viaggi. Alla fine avevo optato per uno zainetto da montagna tra i 35l e i 40l pieno di tasche e ganci che usavo per comodità varie, ma questo è il mio modo di viaggiare 🙂
Tra i due che hai postato la scelta è difficile e molto personale… personalmente trovo il secondo troppo “borsa” ma dovrei vederlo dal vivo! Interessante invece la caratteristica Okoban.
Tutto sommato, e considerando anche il costo, io prenderei comunque il primo: costo basso -> materiali più scarsi ok ma è anche più facile da ammortizzare, dopo tutto non penso si scassi al primo viaggio no?

Ottimo lo zaino 60+10lt della deuter, quello si che è fatto bene.

Facci sapere la tua scelta 🙂

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Sa 25/01/2017 - 13:04

Io sto optando per il secondo a dire il vero, seguendo quanto la mia nonna mi consigliava: chi meno spende più spende. Insomma sono per un investimento iniziale e poi contare di ammortizzarlo nel lungo periodo. Mi riservo comunque di andare a vederlo dal vivo, magari questo weekend…
Per il Deuter ho speso una cifra, ma sono stra contenta!!

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Sa 31/01/2017 - 10:12

Ho fatto la mia scelta! Ora lo testo e poi vi svelerò il tutto…

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Sofia: conto alla rovescia – PasSaPorto e Colori 01/02/2017 - 12:30

[…] bagaglio a mano, quindi ci sarà il test di […]

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Bagaglio sotto al sedile: volo a lungo raggio – PasSaPorto e Colori 13/04/2017 - 12:03

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