Edimburgo: tre giorni di magia e scoperte

by Sandra

Edimburgo in tre giorni non si può assolutamente vistare, serve il tempo per assaporarne la luce, l’atmosfera e vivere questa città magica e misteriosa.

Io, va detto, sono già stata altre due volte quindi potevo dedicarmi a qualcosa di diverso, per vedere qualche lato nascosto di questa città.

Arrivare dalla repubblica d’Irlanda intanto è semplicissimo, meno di un’ora di volo e nessun controllo documenti, quindi sono uscita velocemente dall’aeroporto dove ho preso il tram che porta in centro, super comodo, in circa 40 minuti si arriva ai piedi del Castello, poi da li basta prendere un bus se soggiornerete altrove in città.

Io sono arrivata di giovedì appena dopo pranzo e sono poi ripartita sabato in serata con l’ultimo volo per Dublino, avrei potuto fermarmi di più ma devo dire che aver camminato in su e in giù per tre giorni ero un po’ provata.

Primo giorno ad Edimburgo

Come dicevo sono arrivata ad Edimburgo per le 14 circa e uscita dall’aeroporto ho preso il tram che in poco meno di 40 minuti ti porta in centro. Potete fare direttamente il biglietto alla mecchinette (si paga anche con la carta), io ho preso già il ritorno così ho risparmiato qualcosina. Il biglietto è cartaceo, vecchio stile, quindi occhio a non perderlo.

Non ho fatto il biglietto per tutti i mezzi perchè non l’avrei sfruttato al meglio, meglio fare i biglietti giornalieri.

Appena arrivata mi sono fatta 4 passi per raggiungere il Royal Milles, mentre il Fringe Festival impazzava ad ogni angolo, con gente in costumi improbabili e tantissima gente!

E’ stato un bel bagno di umanità dopo tanto tempo e non è sempre stato semplice immaginare che tutto era ok.

MI sono goduta un ottimo fish and chips seduta in n bistrò all’aperto facendo chiacchiere con un’amica (ero li per poterci ri-incontrare dopo il nostro viaggio in Norvegia.

Abbiamo poi passeggiato fino al nostro alloggio, dove siamo arrivate dopo circa 20 minuti di cammino, una rifrescata al volo, cena presto e poi di nuovo in centro per goderci un po’ di atmosfera.

Sicuramente Edimburgo è una città magica, ma di una magia strana, fatta di luci ed ombre, arrivare da una giocosa Dublino, fatta di leprecani, fate e credenze celtiche fa un certo effetto. Qui si avverte un lato più oscuro, atmosfere più cupe, nonostante i colori e il caos per le strade. Avrò conferma di questo lato oscuro al giorno due.

Secondo giorno ad Edimburgo – ponti e vecchie abbazie e luoghi oscuri

Lasciamo di buon ora il nostro alloggio e ci dirigiamo verso il fiume, prendiamo due bus e in meno di un’oretta arriviamo all’imbarco a Queensferry dove siamo saliti sulla nostra barchetta pronti per la nostra escursione che ci terrà impegnate per circa tre ore, tra navigazione e visita dell’abbazia sull’isoletta di Inchcolm.

La giornata è splendida, io mi sono dimenticata la crema solare e sono già che me ne pentirò amaramente, ma chi si immaginava un tempo del genere? Io no sicuramente.

La crociera con tanto di spiegazione passa sotto i 3 ponti di Edimburgo regalando uno spettacolo davvero suggestivo soprattutto sotto al Forth Bridge.

Portatevi con voi i panini, perchè se il tempo è bello, vale la pena fare un bel pic nic sull’isola (c’è una sorta di shop con caffetteria, qualche patatina, gelati, souvenirs e poco altro).

Vale davvero il viaggio, soprattutto la vista di Edimburgo dalla baia,

Una volta fatto il tour, ci siamo fermate a pranzo davanti al piccolo porticciolo approfittando dei tavoli all’aperto del The Railbridge Bistro, dove potete gustare un’ottima zuppa di pesce, fish and chips e tanto altro!

Poi abbiamo ripreso i nostri bus e siamo tornate in centro, ma ci siamo fermate per una sosta a Dean Village, per quattro passi lungo il fiume. Davvero un luogo sospeso nel tempo.

Avrei adorato trovare una sala da the o una caffetteria per poter godere a pieno di questo posto.

Ma la giornata era ancora lunga!

Quattro passi lungo Victoria St e i suoi negozi curiosi, per gli appassionati di Harry Potter: non saltate questo posticino!!

Dopo cena ho partecipato ad un tour molto molto interessante che ci ha accompagnato lungo il lato più oscuro e magico di questa città. Abbiamo visitato il cimitero di Greyfriars Kirkyard e poi ci siamo spostati nelle viscere (direi che non c’è parola più azzeccata per definire questo posto) di South Bridge.

Terzo giorno – Girovagando per la città

Sveglia lenta per il mio terzo giorno ad Edimburgo, oggi giornata in solitaria, proprio come piace a me. Purtroppo non ero troppo in forma, quindi ho avuto bisogno di più tempo per mettermi in modo.

Per fortuna il tempo meno assolato e più fresco ha aiutato un po’, non volevo fare troppi passi…. ma poi si sa come va a finire?

Comunque prima cosa importante: colazione! Mi sono fermata in un posticino molto #instagrammabile e scenografico, ma ho sbagliato ordinazione, comunque pancake buoni e cappuccino niente male.

Rifocillata e operativa mi sono fatta tutti i negozietti lungo Cockburn St. che sono uno più bello dell’altro, curiosi, colorati, un pozzo di idee da copiare e/o soldi da spendere.

Io ho fatto tante foto e spero zero, quindi direi, prestazione da Oscar!

A questo punto sono scesa fino a Pricesses St. e ho preso un bus per arrivare a Circus Ln, altra viuzza carina, fatta di casette basse e ben tenute. Il quartiere è molto interessante, ma forse un po’ troppo sopravvalutato.

Ho approfittato per fare quattro passi e speravo anche questa volta di trovare un posticino per mangiare e godermi il passeggio, ma niente, non pervenuto.

Così sono tornata suoi miei passi mentre si metteva a piovere, ho pranzato e poi con calma ho ripreso il mio tram per l’aeroporto.

Qualche riflessione e altri indirizzi utili

Iniziamo con gli indirizzi che non compaiono nel testo:

Devo dire che la soluzione di dormire allo studentato mi è piaciuta molto, soprattutto perchè economica e ben attrezzata, tenete conto che le singole, almeno quella scelta da me non aveva il bagno, ma ci sono soluzioni anche con bagno.

Potete inoltre usufruire della colazione con mega buffet e piccolo negozio del campus (mi sembrava di essere tornata al tempo della UCLA), per i tira-tardi c’è anche un pub ma non saprei darvi maggiori dettagli.

Mentre per le cene avrei preferito qualcosa di diverso, ma vista la quantità di gente in giro, i ristoranti sono stati prenotati con anticipo, comunque ad Edimburgo si trova davvero di tutto.

Detto questo volevo anche aggiungere che se non siè appassionati del Fringe Festival è meglio scegliere un momento diverso per andare, sicuramente risparmierete in soldi e caos.

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