Starbucks e la guerra della tazzina

by Sandra

Ci siamo, questa volta la fonte pare autorevole, il Corriere della Sera annuncia che i tempi sono maturi, il colosso americano dei beveroni al caffè sta per sbarcare nel bel Paese, quella terra che ne ha ispirato i natali: Starbucks è pronto ad aprire da noi!

Un po’ di storia di Starbucks

La storia racconta che il signor Starbucks, Howard Schultz, sia venuto in Italia per un viaggio e abbia avuto l’illuminazione di aprire anche in America una realtà come i nostri bar…

Nasce così la catena Made in USA più discussa e controversa nel nostro paese, dove, appunto, non è presente! Era il 1971 e da allora i negozi aperti in tutto il mondo sono 19.000, ovunque tranne qui si potrebbe dire…ma non è colpa nostra, infatti l’AD Howard non riteneva la sua creatura adatta al luogo da cui è partita, perché la nostra tradizione in fatto di caffè è qualcosa di maniacale e profondamente radicato nelle abitudini e nei riti di moltissimi di noi.

Così la nuova vita crea trambusto e succede che si gridi allo scandalo! Fuck the Frappuccino!

Italia e la purezza del rito del caggè

Siamo dei bei fenomeni noi, ci scanniamo ancora prima che apra e tutto perché ci sono i puristi del caffè all’italiana, espresso da Gennariello dove entri e proclami a gran voce “il solito!”, che, piuttosto di un caramel macchiato tall, si farebbero asportare un rene… Io dico, potete sempre andare al vostro bar e bere un ristretto-macchiato-freddo-in-tazza-di vetro-con-acqua-gasata-e-un-cucchiano-di-zucchero, girato e non mescolato!

A chi come me non ama il catrame allo stato puro, lasciate la goduria di un beverone dolce/amaro, dal profumo di cannella o zenzero, il tutto accompagnato da dolcetti grassi e deliziosi, comodamente seduti in una poltrona di pelle morbida, leggendo gli aggiornamenti di Facebook “aGgratis”… Che male vi fa? Disturbo? No! E allora!!


Si chiama libertà di scelta! E poi sarete mica tutti esperti di caffè?!? Io credo che molti di quelli che si lamentano non bevono caffè e/o non sono mai entrati da Starbucks, per cui perché non provare, almeno una volta, poi via alla critica libera, ma davvero prima bisogna entrarci.

Mia mamma purista del caffè, lei solo moca, a casa, niente cialde niente bar, non ama Starbucks, ma ammette che il loro espresso singolo non è affatto male. Se lo dice lei c’è da fidarsi. Tra l’altro penso che non arriveranno qui senza adattare un pochino i loro prodotti al nostro territorio, anche Mc ha introdotto pasta ed insalate nei suoi menù…

Finalmente potrò osare ardite combinazioni certa che usando la mia lingua natia mi capiranno al primo colpo, tanti di noi vedranno il loro nome scritto per bene sul bicchiere! Sono soddisfazioni queste!

Su su Mr Howard, facci contenti! E……

Welcome to Italy Starbucks!

Aggiornamento ottobre 2018: Starbucks ha aperto a Milano due store e uno a Malpensa, nessuno è morto e i bar sono ancora tutti aperti!

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1 comment

claudiabeltramini 23/10/2015 - 20:38

Non vedo l’ora! Io sono favorevole, troppe bontá!

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