Chi non vorrebbe essere al posto del nostro astronauta Parmitano, che se ne può stare a galleggiare nel spazio profondo?

Vuoi mettere? Stai li a galleggiare nella base spaziale internazionale (ISS) guardando giù, credo che per lui, scrutare la terra, sia un po’ come quando noi scrutiamo il cielo cercando pianeti e costellazioni, certo per lui riconoscere la Sicilia, o l’Inghilterra è molto più semplice che per noi capire se è la costellazione di Orione, o quella del Capricorno, o ancora, se quel puntino li, è quel maledetto Saturno.

A me piacerebbe fare un bel viaggietto interstellare, razzi a propulsione e velocità a curvatura compresi, poi stai li a mangiare pillole all’arrosto con patatine fritte e guardi giù, la terra che lenta gira e cambia sotto al tuo naso, pare addirittura che tramonti. Una palla azzurra, verde con tante nuvolette bianche, credo che da la faccia decisamente una porca figura, la nostra terra…

Poi c’è la mia amica Luna, puoi guardare anche lei da vicino, e sospirare cercando di carpirne i segreti e la magia che sprigiona… perchè la Luna è così, magnetica e magica, e starci così vicino credo che ti cambi la vita.

Tutta l’esperienza deve dare una sensazione estrema di libertà, in senso assoluto oggettivo e soggettivo, non c’è gravità che ti tenga schiacciato al suolo e puoi volteggiare, rimbalzare nel mio caso, senza alcun peso o vincolo.

Certo che, al ritorno, il nostro corpo potrebbe andare un po’ in pappa, voglio vederti al momento dell’atterraggio, molle come un budino, costretto ad aria che sa di aria (ok, magari un po’ all’aroma di smog), poi la gravità di cui sopra, tornare al cibo, anche lo stomaco deve riprendere a digerire e tutto quanto ne consegue… però, sarei disposta anche a questa tortura pur di poter passeggiare tra le stelle, con la testa leggera e gli occhi sbarrati dalla magia della Terra.

@astro_luca

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