Da domenica il mio iphone riceve notifiche inquietanti dalle mie app meteorologiche (non state a chiedervi perché non ne ho una sola, ma ben tre di queste app): WARNING!! ALLERTA NEVE!

Uno si illude, ci spera, che arrivi la tanto temuta Big Snow e che se ne possa stare a casa bello tranquillo, a fare nulla, giusto giusto guardare i fiocchi che scendono. Io ho paura che tutta questa aspettativa andrà disattesa e che, domani, il gran buon vecchio tempo, ci regali una tristissima acqua-mista-neve.

Sono tutti in allerta, non solo il mio iphone: lungo la A8, i cartelloni luminosi urlano un catastrofico: “previste abbondanti precipitazioni nevose, circolazione solo con dotazione da neve”. E’ tutto luccicosamente rosso, con tanto di fiocchi di neve azzurri in quantità. Per non parlare delle prime pagine dei giornali, che strillano di arie gelide da nord accompagnate da bufere di neve e gelo, tutti pronti a invaderci come Unni.

Gli spazzaneve li ho visti, nel deposito ANAS, belli, tirati a lucido con le benne alzate, pronti ad intervenire, mentre gli spargi sale hanno già caramellato rotonde, svincoli e km di asfalto. Mi piace quando spargono il sale, perché la strada sembra un brillante cielo stellato. Qui nel palazzo hanno salato scale, rampe e camminamenti, il “sicuro-grigliatore” è sempre efficiente in questi casi, e se lui sparge sale, vuol dire che sa che domani nevicherà!

Ma io continuo a non volermi illudere perché di solito, quando uno si prepara per bene a qualcosa, quel qualcosa o non succede o succede in bianco e nero. Ora, non pretendo un blizzard made USA, non voglio che le strade diventino lucide di ghiaccio assassino, mi pare troppo chiedere km di neve  ovunque, ma un po’ di sano scompiglio per nevicata abbandonante si, lo voglio, lo pretendo dopo tutto questo caos mediatico.

Me & Cugi – anni fa, nevicate fa