Ostello, maledetto bellissimo ostello, non fai per me! Niente, la mia esperienza in ostello non è andata bene, sarò troppo vecchia o troppo asociale, ma di dividere la camera con degli estranei mi da noia. Non è che non mi fido, o mi senta minacciata, ma solo ho bisogno del mio spazio e della mia privacy, in particolare ho bisogno di silenzio!
Ostello I Love You
Ho deciso, mentre programmavo il mio viaggio in Andalusia in solitaria, di provare questa esperienza abitativa! Così per la notte a Cordoba ho prenotato questo posto bellissimo, un’ostello di lusso, in una tipica casa andalusa con un patio candido ed accogliete, per la precisione il Mayflower Hostel.
Ho scelto una camera da quattro femminile, carica dei miei più buoni propositi social sono stata accolta con gentilezza ed entusiasmo dalla padrona di casa, ma quando ho chiesto se potevo avere un letto basso, mi ha avvisato che non era possibile.
Io odio i letti a castello e ancor di più odio quelle dannate scalette per salirci. Avrò i piedi delicati, ma soffro tantissimo su quei pioli maledetti, neanche fossero un centinaio.
Sono stata poco lungimirante, perché all’atto della prenotazione dovevo scrivere e chiedere il letto basso.
Svangata la faccenda del letto e, preso atto che mi sarei dovuta fare furba, vengo guidata in camera dove pare sia esplosa una bomba, infatti una delle ragazze ospiti aveva sparso la sua roba su ogni superficie liscia a portata di mano e piede.
La mia ospite, imbarazzata, a cercato di infilare sotto al letto la valigia e ha raccolto gli abiti in giro, mentre la proprietaria era sotto la doccia.
Le altre due compagne di camera (l’amica della bombarola e una signora più vintage di me) dormivano alla grande mentre l’aria condizionata era la gioia dei pinguini accorsi per l’evento.
Io, in tutto questo?! Occhi sgranati, incredula, decisamente desiderosa di fare dietro front alla ricerca di uno sgabuzzino tutto per me ma, con un bel sorriso stampato in faccia annuisco e saluto la mia ospite che, dopo avermi spiegato qual era il mio letto e il mio armadietto, se ne va lasciandomi li come un allocco.
Decido di non provare la scaletta malefica, ma mi do una rinfrescata nel bagno in comune e vado giù nel patio a leggere un po’ in attesa che la calura del pomeriggio lasci il posto alla sera.
Mentre sono li su un divanetto, accarezzo di l’idea di passarci la notte…
Mille e una Notte.. da incubo
Poi viene l’ora di andare a dormire, sono la prima, ma dai!? In qualche modo di arrampico sulla scaletta (porto con me due lividi a ricordo dell’impresa) e giaccio morta, consapevole che sarebbe stata una lunga notte.
Mi addormento contro ogni previsione, ma torna la signora vintage che cerca di fare piano, ma visto il mio sonno leggero, mi sveglio, ma lei fa in fretta e così torno a dormire… ignara che il peggio doveva arrivare.
Alle due tornano le due ragazzine americane e inizia il party a suon si shhsssss, bling bling del cellulare, valige aperte e chiuse senza ritegno e riprese da parte della signora… le due decidono che è un buon momento per la doccia, così non esitano ad infilarsi in bagno una per volta.
Dopo un’ora si mettono a letto, ma questo è solo l’inizio di un lungo dialogo in americano stretto e mezza voce, che culminerà con una mezz’ora si sms selvaggio! Insomma alle 3:30 finalmente cedono a Morfeo e io posso provare a dormire…. esausta!
Il morale della storia?
Sandra niente ostello, vada per i bagni in comune, vada per le stamberghe e le bettole, ma in solitaria o comunque con insetti vari e conoscenti, così da poterli insultare senza remore!
Ostello? No, grazie!
Aggiungo una postilla doverosa: se avete un sonno monumentale non perdetevi questa esperienza, per voi sarà sicuramente un successo, inoltre se andate a Cordoba dovete alloggiare qui, perchè è un posto splendido, gestito benissimo e fresco nella calura andalusa!
Chi di voi ha provato a dormire in ostello? Avete voglia di raccontare la vostra esperienza?
Ho scritto questo articolo, prima di procedere con quelli seri sul mio viaggio appena finito, perchè voglio ribadire un concetto: viaggiatore non significa vivere il viaggio senza goderselo, quindi neppure la sistemazione fa di noi un viaggiatore o un turista!
Qui trovi le altre considerazioni del caso!
15 commento
Io sono stata in ostello ad Amsterdam . Avevo 18 anni e molto più spirito di avventura rispetto ad oggi. Ho un ricordo simpatico di quelle notti e allo stesso tempo inquietante. Per spendere poco avevamo scelto , io e mio fratello, una camerata con 8 letti a castello , quindi 16 posti letto e il bagno in comune in corridoio. Visto in che capitale ci trovavamo lascio libera l’immaginazione sugli ospiti che ho visto passare in quelle notti…certe esperienze devono rimanere uniche??
Ecco! Qui cominciamo a leggere esperienze fatte “al momento giusto”, grazie Vale per il tuo contributo.
Certo che in 16 ad Amsterdam non è uno scherzo! ?
Ho avuto esperienze nel dormire in camerate e con il bagno in comune, ma era un campo scuola e conoscevo più o meno le altre ragazze, quindi il paragone non regge. A Londra sono andata in un B&B con il bagno in comune, è il massimo che ho fatto però. Ho bisogno dei miei spazi, credo che potrei andare in ostello solo con un gruppo di altre persone che conosco e di cui mi fido!
Io ho fatto anni in colonia e famiglie inglesi, quindi mi sentivo piuttosto sicura e invece.. ho un sonno davvero troppo leggero per condividere una stanza con estranei.
Avevo anche i tappi, ma dovendo sentire la sveglia non mi sono fidata…
bagno in comune comunque non è un problema! Almeno quello!
Io ho dormito nei rifugi quando facevo le settimane bianche….ero giovane sonno a piombo. Anche ora fortunatamente non ho il sonno leggero quest’inverno ho dormito per 15 gg in camera a tre letti però con persone che conoscevo quindi la convivenza è stata confortevole
Bella l’esperienza in rifugio?
Con amici, conoscenti o comunque persone con cui stai dividendo un’esperienza più ampia credo sia diverso. Io lo scorso hanno sono stata in viaggio con 15 sconosciuti ora amici ed è stato tutto perfetto. Grazie per aver condiviso la tua esperienza !
[…] Mayflowers Hostel: bellissimo ostello nel cuore del quartiere di San Basilio, quartiere tranquillo, fatto di strade acciottolate, case basse e bianche. Nelle vicinanze ottimi ristoranti. La mia esperienza molto molto personale invece la potete leggere qui […]
Lo ammetto: io sono vintage come te e nonostante l’età non sono MAI stata in un ostello. Proprio perché mi spaventano le cose che sono successe a te.
Anni fa, quando ero più ggggiovane, per lavoro sono stata in giro per il Piemonte a vedere degli ostelli in cui poi avrei dovuto mettere a dormire della gente. Uno in particolare era talmente squallido, con un proprietario così viscido che lí ho preso la decisone che l’ostello non fa per me ?
Non vedo l’ora di leggere anche i prossimi post!
Non abbiamo l’attitudine per questa soluzione abitativa, non per questo dobbiamo ritenerci meno idonee a viaggiare! Ma anzi conosciamo i nostri limiti e cerchiamo di goderci il viaggio nel modo adatto a noi!
Cambiando argomento, ho pubblicato “Cordoba in pillole”! Questa volta cercherò di fare più post per dare più info possibili, alternando dettagli di viaggio al mio solito racconto.
A me gli ostelli piacciono molto, specialmente quelli in stile moderno oppure in palazzi d’epoca, ma li alterno a soggiorni in camera singola perché anche io ho bisogno di privacy. Tu sei stata fortunata perché in genere trovi persone molto più rispettose del sonno e degli spazi altrui, in questi casi il trucco è portarsi sempre dietro mascherina per dormire, tappi per le orecchie e un telo extra che possa servire come lenzuolo aggiuntivo 🙂
Ciao Paola!!! Hai ragione sui suggerimenti (ne ero dotata, ma quando servivano io ero sopra al letto e loro chissà dove) e dovevo farmi più furba e chiedere, quando ho prenotato, il letto sotto.
Odio i letti a castello e quelle scalette ?. Comunque alla fine credo che ci riproverò!
*sfortunata non fortunata, il mio correttore automatico è impazzito
Avevo intuito!! ?
Ho dormito in ostello (camerata da 16 letti, di cui 4 occupati da miei amici) anni da a Dublino… e niente: MAI PIÙ!
16 letti?!?! mi sento male!! :-p
Comunque mi consolo a non essere la sola ad non amare questo genere di sistemazione!