Sono tornata da un po’ dal mio secondo viaggio e quindi, secondo gruppo, come Tour Leader, ma sono successe talmente tante cose che ancora non vi ho raccontato com’è andata.
Dove li ho accompagnati?
La meta anche questa volta era scelta con cura, infatti ho giocato “in casa” scegliendo l’Irlanda del Sud, che ho visto più volte; questo mi ha permesso di concentrami sulla gestione del gruppo numero due, che si è rivelato piuttosto eterogeneo e impegnativo.
Qui trovate l’itinerario: ben strutturato e adatto ad un primo approccio con l‘isola di smeraldo.
Ci siamo nuovamente spostati in macchina, ma questa volta, rispetto al Portogallo, non è stato comodissimo, infatti abbiamo dovuto cambiare un enorme Van da 12 cristiani e un’auto piccina, con una monovolume da 7 e sempre l’auto piccina.
Scelta azzeccattisima perchè, si che eravamo scomodi, ma eravamo molto più agili lungo le stradine anguste che abbiamo incontrato, inoltre, così facendo abbiamo potuto fare delle deviazioni incredibili.
Il secondo gruppo quindi è stato compresso per 12 giorni in due macchine stracolme di risate, dormite, raffreddori e valigie!
Secondo gruppo: ansia da prestazione alle stelle
Rispetto alla prima esperienza sono riuscita sicuramente a stare più tranquilla, a non andare in sbattimento, insomma avevo la situazione quasi in pugno, sono partita con qualche certezza in più e ho calibrato molto meglio le prenotazioni degli hotel e gestito i “problemi”.
La prima sera sono riuscita a non crollare, sarà che dormivamo in un ostello con le lenzuola di carta e il mio letto era attaccato al termosifone?
Non ho proprio chiuso occhio, partenza col botto!
Così il primo giorno mi sono trascinata come uno zombie, ma ho guidato alla grande il gruppo tra monumenti e stradine dublinesi, sotto un tiepido sole, poi li ho portati in un pub e fatti ubriacare così: ciaone.
Ansia alle stelle?
Si, ma meno, molto meno, solo quando siamo andati in aeroporto a prendere le auto e al desk hanno rifiutato la patente del pilota numero due, non leggevano la data di rinnovo e quindi per loro era fottutamente scaduta.
E ora? Trovo un “volontario” approfittando della confusione generale e recuperiamo le auto.
I ragazzi trovano il giusto incastro per le valige in particolare quella di A. che poteva contenere le nostre senza battere ciglio, poi si parte, nuovamente contromano!
Lungo la strada
Una volta in viaggio la tensione cala notevolmente, complice una notte di sonno ben riuscita, e alla guida della monovolume mi sento proprio a mio agio, musica, chiacchiere e un gruppetto davvero niente male.
Il ricordo spesso va al gruppo portoghese, purtroppo qualche paragone mi scappa, ma piano piano cerco di prendere le nuove misure per farmi accettare e coinvolgere da questo nuovo agglomerato di vite.
Le persone, che decidono di intraprendere certi tipi di viaggio, hanno motivazioni molto diverse e cambiano la fisionomia del gruppo e di conseguenza anche del viaggio, ma di queste motivazioni ve ne parlerò magari un’altra volta.
Diciamo che la mia priorità è far apprezzare questa terra che mi ha sempre regalato viaggi da non dimenticare mai, vorrei che assaporassero la vita irlandese almeno per un pochino.
Così ho fatto qualche aggiunta al programma principale, proponendo delle mete in più lungo la strada, rendendo più mio l’itinerario e devo dire che hanno apprezzato, ma non temete non è filato tutto liscio, neppure questa volta, infatti….
Ammalarsi in viaggio e guidare il gruppo: missione impossibile!
Infatti mi sono ammalata! Una sera di bagordi al pub e vai di raffreddore fotonico!
Io che quando mi viene il raffreddore vado in totale sbattimento, non respiro, mi pare di soffocare, insomma lo vivo malissimo.
La voglia di abbandonare tutti e chiudermi in camera, torna con prepotenza, ma resisto, grazie anche a E. che, come me, non stava benissimo, inizierà così il nostro personalissimo tour “città-che-vai-farmacia-che-visiti“, compreso di gioco dei mimi col farmacista di turno.
Tre giorni di passione tanta aspirina irlandese ed ero come nuova, o quasi!
Non è semplice mantenere alto lo spirito e la lucidità in queste situazioni, perchè comunque il “secondo gruppo” viene prima di tutto, così è stato, mi sono saltata solo una serata di brindisi e balli sfrenati in un sottoscala.
Valutazione di questo secondo gruppo?
Questa volta è stata tosta, ho anche dovuto fare la parte della maestrina ad un certo punto e non mi è piaciuto, ma era giusto farlo, mi sono sentita non benissimo, ma dovevo far rispettare le regole di base.
In alcuni momenti il gruppo era molto coeso in altri meno, forti personalità creano queste divisioni, ma rendono molto più interessante la condivisione del tempo e dei luoghi.
Anche questa volta ho conosciuto delle splendide persone, ognuna con il suo mondo, mi sono ricreduta su un giudizio troppo frettoloso, sono scesa a compromessi e ho cercato di “vivermela meglio” (ok, non mi è riuscito proprio benissimo).
Sicuramente qualcuno di loro lo rivedrò e magari ci condividerò un altro pezzo strada, qualcun altro no, ma non per questo mi scorderò di loro, perchè si, il “primo gruppo non si scorda mai”, ma anche il secondo non scherza.
Vorrei ringraziarli per la pazienza e le premure che mi hanno riservato, le risate, i momenti no, le lunghe docce (anche qui chi ha diviso la stanza con me è stato un angelo) e il mio carattere non sempre facilissimo.
Feedback finali
Aggiungo una cosina, alla fine di ogni viaggio, ai singoli partecipanti viene chiesta una valutazione generale e una valutazione del VagabondoDoc (Tour Leader), in forma anonima, così a metà settembre ho ricevuto i miei primi feedback per entrambi i viaggi.
E’ stato molto emozionante, sia nel bene che ne male, ma credo di essere stata promossa, ma proprio qui ho avuto la conferma che quello che si vive come tour leader è diverso da quello che percepiscono i partecipanti.
Credevo che il viaggio in Portogallo fosse andato meglio che questo irlandese, mentre dai feedback è emerso l’opposto
Bene, posso comunque affermare che la vita da tour leader è una figata e fa per me in qualche modo.
Vi aspetto per raccontarvi altre avventure e intanto se volete sapere dove mi cimenterò la prossima volta, potete sbirciare tra gli Eventi sulla mia pagina Facebook, oppure iscrivervi alla mia newsletter (accedendo anche alla mia area privata dove ci sono tante cosine da scaricare gratis!)
25 commento
Brava Sandra! Sai che leggo sempre con molto piacere le tue avventure da tour leader!!!!
Eh si!! Speriamo di avere altre avventure da raccontarti
Non deve essere per nulla facile essere tour leader quindi complimenti sinceri per i risultati che porti a casa! Sei bravissima!!! 🙂
Grazie!!! È più complicato di quello che immaginavo, ma è un’esperienza molto molto importante!
E’ un’esperienza che mi piacerebbe provare! Ci vogliono dei particolari attestati per farlo?
Nel mio caso no, perché viaggio alla pari quindi sono una viaggiatrice come gli altri, almeno sulla carta. Non so se hai presente avventure nel mondo… qui funziona uguale, ma c’è una selezione, colloquio e corso!
questa è un’esperienza che avrei tanto voluto fare, adesso sarebbe impossibile con i bambini. Mio padre viaggia spesso con viaggi e avventure e si è trovato sempre molto bene
Su Vagabondo ci sono viaggi adatti anche con i pargoli, pensati apposta. Intanto spero di partire con il terzo viaggio!
che bello! Certo che fare il tour leader deve essere moooolto impegnativo, però vedo che dà anche grandi soddisfazioni! Vai così!
Ciao Sandra, mi piace tanto leggere le tue avventure da tour leader! Ormaiti considero un’esperta d’Irlanda, che amo tanto e dove sogno di tornare. Continua a raccontarci le tue avventure! ☺?
Sei davvero una grande! Ho letto questo articolo con un grandissimo interesse e penso non sia facile per nulla essere una team leader quindi grandissimi complimenti! Spacchi 🙂
Ma grazie!! Diciamo che la vita da tour leader non è proprio una vacanza, sarà che sono agli inizi, quindi devo ancora prenderci bene la mano, ma comunque il gruppo è impegnativo nelle sue dinamiche. Spero di partire di nuovo quanto prima.
Questa sezione del blog mi piace tantissimo, aspetto nuovi capitoli! E in bocca al lupo per il tuo nuovo progetto, quest’anno vorrei provare le selezioni anch’io, nonostante siano sicuramente belle toste!
sono state aperte da poco, trovi tutto nel sito di vagabondo! Nel caso in bocca al lupo e fammi sapere!
Ho lavorato come tour leader per diversi anni, è una vita bellissima ma che, per svariati motivi, ho lasciato per un lavoro più stabile.
Viaggiare (non per piacere…) ad una media di 25 giorni su 30 era diventato insostenibile, anche per la lavanderia che non sta dietro a lavarmi a secco i vari completi ?
Non ti nascondo però che ogni tanto, quando ricevo ancora delle proposte, dico di sì per variare la routine! 😉
Erica
Ciao Erica! A me piacerebbe farlo diventare un lavoro vero, ma credo che viaggiare debba comunque restare un piacere prima di tutto…
Le tue avventure da group leader mi fanno ricordare la mia unica esperienza come accompagnatrice di un gruppo di ragazzi tra i 16 e i 17 anni e io all’epoca ne avevo 22 (se non erro)…una delle esperienze più belle della mia vita. Sai perchè non l’ho replicata? Perchè mi ero affezionata troppo a quel gruppo di ragazzini e non mi andava di averne altri da dover poi salutare 🙁
Che bello, non sapevo che facessi la Tour Leader! Ho partecipato a questi tipi di viaggio e devo dire che ho degli ottimi ricordi. Chissà che in seguito non provi anche questa strada!
E’ solo da maggio dello scorso anno e i viaggi all’attivo sono solo due, ma spero di ripartire quanto prima!!
Non credo che fare la tour leader faccia per me: infatti sto cercando di prepararmi come guida turistica. Non credo di aver così tanta pazienza a gestire un gruppo di persone per 24 ore, moltiplicato per tot giorni.
Ma ammiro molto chi lo fa per mestiere: il viaggio cambia in meglio o in peggio anche alla capacità, all’entusiasmo e alla voglia di fare del tour leader di turno!
E’ un ruolo strano e molto impegnativo, non è semplice, soprattutto quando il gruppo è numeroso e molto vario.
La cosa della guida turistica interessa molto anche a me, ma è impegnativo riuscire ad ottenere il patentino… in bocca al lupo!!
Tu si che hai un lavoro figo!!!! Brava! Certo non facile e impegnativo ma anche interessante e divertente! Brava!
eh eh.. magari fosse un lavoro! Io infatti non percepisco uno stipendio, ma viaggio alla pari, non pago per accompagnare le persone!
Ho letto il post (bellissimo!!) e i commenti… Complimenti per l’esperienza e anche per il modo di viaggiare, dev’essere una cosa intensa in mille modi diversi. E anche qui: non per tutti. Grande!! Spero che la tua esperienza sia proseguita, in bocca al lupo!! ^_^
Oh si si!! Sono stata in Giappone a dicembre con un altro gruppo, poi vi racconterò com’è andata! Ogni volta viaggiare come tour leader è una scoperta nella scoperta!!