Ed eccoci di ritorno dal Natale per tuffarci subito subito nel Capodanno e vedere di chiudere in qualche modo questo anno, che, viste le ultime giornate, potrei definirlo di “mentos”, ma se invece, lo guardo con obbiettivo distacco, direi che non è stato proprio un anno da buttare.

Bilancio? Dare, avere, baciare, lettera e testamento.. suonava molto meglio nei miei ricordi di bambina.

No, abbandono l’idea del bilancio, intanto secondo me non tornano i conti, ma vorrei scrivere comunque qualcosa di questo 2013 che ha visto, mi ha visto passare attraverso alcuni eventi che vanno ricordarti, squillino le trombe e andiamo ad incominciare.

Prima di tutto devo essere grata al nuovo endocrinologo che ha deciso di rischiare, di farmi prendere un altro paio di infarti, ma togliere definitivamente ogni dubbio sul presunto residuo di tumore: NON C’E’! Bye bye ansia da malattia! Ok, ora me la canto e me la suono, ma chi mi sta vicino sa che sono state giornate difficili, fatte di ansia, di incubi, dubbi e tutto il corollario che ne consegue. Ma è finita ed è andato tutto bene!

Un altro pensiero lo voglio dedicare alle amiche ritrovate un anno fa e oggi qui, al mio fianco, sarà stato il destino, ma loro che c’erano quando mi sono ritrovata ammalata, ci sono state per sapere che sono guarita, la trovo una coincidenza di quelle da urlo! Ragazze forse avevo bisogno delle vostre energie per uscirne?

Poi vorrei abbracciare quelle persone che ci sono sempre e comunque, vicine o lontane, che sopportano le mie sclerale, che riescono a non perdere la pazienza quando vado in nero midnight, che si buttano nella mia pazzia più assurda, a capofitto, senza fare domande. I miei amici “ottovolante”: non sarei quello che sono senza di loro, senza di voi. Non potrei volere amici migliori (o peggiori).

Menzione ad onore per il mio viaggiatore preferito, che si è sorbito due settimane della sottoscritta, tutto da solo, anche qui il destino ci ha messo lo zampino, perché quando pensi di aver perso una persona questa torna ed è come se non se ne fosse mai andata. Quindi zaino in spalla e km davanti a noi, che sia campo base 1 Everest?

Questo è stato anche l’anno in cui il mio cuore ha ripreso a battere al ritmo di “love is in the air”, ok, non è andata proprio come avrei sognato, ma non importa, oggi mi importa solo sapere che posso comunque amare ancora.

Lui mi ha fatto incazzare un sacco, mi ha fatto piangere, mi ha fatto ridere, mi ha fatto sognare, mi ha fatto partire per la tangente, andata e ritorno. Ha cambiato un po’ la mia vita e penso di aver cambiato almeno un pochino anche la sua, insinuandoci reciprocamente tra le pieghe della nostra pelle, caldo e freddo, brividi lungo la schiena e occhi negli occhi davanti ad un panino di Mc’…Cosa sarà o meno di noi solo il tempo ce lo dirà, ma sono certa che è solo l’inizio… Avergli detto quello che provo, avergli sussurrato, con una penna color argento, che non voglio perderlo… questo è il mio dono… questa sono io per lui…

Poi c’è la mia piccola e affiatata famiglia: sapere che la faida è finita mi riempie il cuore di gioia, perché siamo pochi e farsi la guerra non serve a nulla. La mia cugi: l’unica che sa esattamente chi sono e chi non sono, che mi abbraccia due volte perché si scorda di averlo già fatto, colei che è sangue del mio sangue perché siamo cugi e basta; la mia nipotastra che mi aspetta come si aspetta una star ma solo se le porto un regalino; mio nipote che mi guarda con aria di sfida perché “tu mi devi spiegare perché sei sempre in giro per il mondo, sul divano di casa si sta meglio”; i miei genitori che con me salgono e scendono dalla giostra della mia vita, vorrei che il prossimo anno possa essere quello in cui io possa renderli fieri di me; i miei zii ritrovati una volta tanto…

Ok, io sto piangendo quindi direi che possiamo finire qui con le cose serie, ma ho altro da aggiungere, quindi non vi muovete da li.

Un saluto speciale a tutti gli elettrodomestici che mi hanno lasciato in questo 2013, intanto mi organizzo per una benedizione dei sopravvissuti, il 2014 speriamo sia un anno migliore, ormai i superstiti si contano sulle dita di una mano e vorrei evitare altri investimenti.

Un pensiero al mio lavoro che così com’era non esiste più, vorrei tanto che il 2014 mi porti qualcosa di buono, che mi piaccia e che mi dia soddisfazioni, no, aspetta, meglio partire da una cosa semplice: speriamo di continuare ad avere un lavoro nel 2014. Visti i chiari di luna.

Un grazie alla mia valigia, sempre fedele e affidabile, sempre pronta a partire, nel 2014 potrebbe servirmi molto, se il punto di cui sopra verrà disatteso. Quindi doverosamente devo tenerla d’acconto, così come il passaporto, vidimato e in corso di validità.

Dopo i saluti/pensieri/ringraziamenti vorrei solo aggiungere una cosina:

GRAZIE A TUTTO E TUTTI PER QUESTO 2013 CHE NON E’ STATO POI TANTO MALE!

Stay Hungry, Stay Foolish.. e preparate il “piano B”.

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4 commento

Pandina 28/12/2013 - 19:02

Una cosa la aggiungo io:
In quest’anno sei cresciuta tantissimo… Sei diventata proprio una donna con le @@ quadrate 😉
Ciao amica!

Reply
Sa 28/12/2013 - 19:03

Amicaaaaa grazie! Di cuore perché è anche merito tuo, questo è poco ma sicuro..

Reply
Daniele Bailo 05/01/2014 - 00:52

Che belloo!! Una bella sintesi…. piena di vita, sentimenti, pensieri…
grazie, ci fa bene a tutti.
Buona fortuna per l’anno che viene!

Reply
Sa 06/01/2014 - 15:30

Buon anno Daniele! e grazie, sei sempre così gentile con la mia vitaccia un po’ uff.

A presto!!
Sa

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