Una volta si diceva “parenti serpenti”, ma oggi direi che al posto dei parenti è meglio metterci i colleghi, si quelli con cui passi tutte le tue lunghe giornate al lavoro, che per quanto possa piacerti è comunque una palla a prescindere. Se poi ci si mette il carico da novanta fatto da: crisi-italico-depressiva e crisi interna con voci di “tiriamo giù le serrande”, beh, le giornate si dilatano e paiono mesi, anni, ere geologiche e tu stai li davanti al tuo pc cercando di evitare di sbattere la testa con violenza sulla scrivania o in fronte ai suddetti colleghi.
Ok, generalizzare non è giusto perché ci sono anche quelli con cui condividi volentieri gioie, dolori e testate, ma purtroppo non sempre si può campare di “mal comune mezzo gaudio”, così alle 18 la penna cade e ci si precipita fuori, cercando aria pulita e orizzonti diversi… Per me però quegli orizzonti sono: il cantiere dell’Expo, la coda sulla A8 e in lontananza, molto in lontananza le alpi, ma sono davvero troppo lontane.
Poi è di nuovo mattina e tocca ricominciare, cercando di mantenere la calma e la freddezza di spirito per evitare di fare una strage, che bada bene, non sarebbe di innocenti, ma di colleghi serpenti!
6 commento
Non mollare e combatti anche per me ???
Quello sempre! Per il resto ci vuole una stock di respiri lunghi e profondi!
Ciao….mi sono ritrovato tanto in quello che hai scritto.
Io sono uno dei fortunati che non sono a casa, non ho perso il lavoro, ma la crisi di questi ultimi anni ha demolito anche i rapporti umani e la “mutua assistenza” sul luogo di lavoro (parlo di aziende private).
Non si ride più, non ci si capisce e aiuta più, non ci sono più motivazioni anche personali e non si lavora più “bene”. Si lavora per tirare avanti senza prospettive reali.
E nel mondo intorno a te se appena accenni qualcosa che non stai più bene, che hai dei pensieri e rimpiangi il passato, che gli atteggiamenti di capi e colleghi non ti piacciono, che vorresti fare solo il TUO lavoro in modo tranquillo e preciso magari anche con mansioni e orari definiti (come era prima, ma adesso sembrano ere geologiche fa)… come risposta del 90% delle persone “normali” hai: “ma cosa ti lamenti tu che ho lavoro ce l’hai!?!”
Quali sono le prospettive future se la maggioranza delle persone ha la memora da pesce rosso e trova “normale” l’attuale situazione?
Tu vuoi far saltare tutto…ci penso spesso pure io, finiremo come Ludd
http://it.wikipedia.org/wiki/Luddismo
Grazie per il tuo commento prima di tutto, sentirsi un pochino meno soli in questa cosa aiuta.. Oggi aiuta ad alzarsi la mattina e venire al lavoro! Io un lavoro c’è l’ho e mi piace anche e mi fa saltare i nervi non poterlo dimostrare con entusiasmo.
Purtroppo non so se le cose cambieranno, ma ci sono giorni che mi piacerebbe avere il coraggio e dare il la al mio piano B, che giace nel cassetto e tra le righe del blog.
CORAGGIOOOOOO!
yeppe!! ci si prova ci si prova!