Sempre un bel volo lungo e sempre un bagaglio a mano, ma questa volta, non essendo il mio unico bagaglio, la sua composizione è un po’ diversa da quella che utilizzo per i weekend, ma andiamo con ordine.
Facciamo il bagaglio a mano!
Come bagaglio a mano uso uno zaino, parliamo di 28 lt, un classico della The North Face, il Borealis, ma versione woman perchè il colore è molto più bello.
In passato ho usato anche il daily pack della Deuter (si può poi attaccare allo zaino principale), ma è davvero molto piccino e preferisco qualcosa di un po’ più capiente, soprattutto in vista del ritorno.
Durante il volo questo bagaglio se ne starà buono buono nella cappelliera per cui contiene cose che non hanno una qualche utilità durante il volo, ma solo all’arrivo, nella malaugurata sfiga che lo zaino resti impigliato chissà dove!
Prima di tutto organizzo un sacchetto di quelli sotto vuoto con un cambio completo che comprende: calze, mutante, reggiseno, una canotta di cotone, una t-shirt, un paio di leggins, un costume e una felpa leggera. Questo mix vi permette di avere un cambio e un pigiama!
Scegliete colori neutri, se scuri meglio, che si possono abbinare in qualche modo..
Poi organizzo un piccolo beauty: deodorante, spazzolino e dentifricio, confezioni mini di shampoo, bagno schiuma e crema solare, nonchè una spazzola piccola.
Veniamo alla parte tecnologica, nel mio bagaglio a mano: macchina fotografica (compatta e il suo carica batteria), power bank e un adattatore universale. Non porto mai il mio pc, perchè di fatto non mi serve, quindi preferisco lasciarlo al sicuro a casa.
In questo zaino tengo la guida, rigorosamente cartacea, i documenti di viaggio archiviati in una bella busta trasparente e una copia del passaporto, nonché qualche foto-tessera.
Per finire infilo un bel K-way, una pashmina leggera e un asciugamano microscopico, grosso poco meno di un tovagliolo.
Ricapitoliamo
- un cambio completo stipato dentro ad un sacchetto sotto vuoto
- k-way
- pashmina
- asciugamano
- un beauty essenziale
- macchina fotografica
- cavi e adattatore
- guida
- documenti vari
Ora possono perdervi lo zaino, lasciarlo chissà dove, (ma speriamo sempre non a Roma, perchè quello è il Triangolo delle Bermuda dei bagagli) voi però sarete pronti ad affrontare almeno le prime 36 ore e dedicarvi ad uno shopping sfrenato coi soldi della compagnia aerea che vi ha beffato alla “roulette” della restituzione valige.
A me è successo in Cina e vi assicuro che non è bello cercare un paio di mutante in un posto dove non capisci neppure che numero ti indicano con le dita!
Aggiungo una piccola postilla che riguarda il bagaglio a mano del ritorno, dove quasi tutti abbiamo l’abitudine di mettere dentro roba sporca e souvenir: errore.
Infatti se fate scalo prima di arrivare a destinazione, meglio avere un cambio anche in questo caso, perchè è un attimo ritrovarsi “prigionieri” in un aeroporto per 24 ore, magari a corto di soldi e solo con roba puzzolente.
A chi può mai succedere una cosa del genere? A me of course! Date retta, almeno un cambio di intimo e un t-shirt pulita possono fare la differenza.
Se dopo aver letto tutto questo hai voglia di farti due risate allora vai qui.
6 commento
Anche noi viaggiamo sempre con il bagaglio a mano … pensiamo sempre di aver preso troppo poco… alla fine è sempre troppo..
io per i weekend bagaglio a mano, ma per i viaggi più lunghi approfitto che nel biglietto è compreso il posto in stiva… zaino leggero, ma comunque imbarcato!
Ottime indicazioni come al solito, però ammetto di essere molto meno “ordinato” coi bagagli… in genere fatti all’ultimo secondo e sempre di fretta… e poi porto una valanga di cose che non servono ma sempre con l’impressione di averne lasciate a casa di importanti! 😛
la fretta e “l’ultimo minuto” non aiutano in fatto di bagagli e loro ottimizzazione… però sbagliando s’impara! Ricordo inoltre che ogni scelta è assolutamente personale e quindi qualcosa che per me è irrinunciabile per altri è sacrificabile! A breve un’altro piccolo post tutorial!
io devo ancora capire perchè all’andata ho sempre un bagaglio a mano ordinato e organizzato, mentre al ritorno mi ritrovo sempre a dover sfidare le leggi sull’impenetrabilità dei corpi…
I misteri del viaggio del ritorno, sicuramente lo sporco pesa 😀
A parte gli scherzi è davvero un fenomeno curioso!