1989 era il 9 di novembre e ricordo la tv, ricordo il muro cadere e la gente saltare, non era tanto chiaro cosa stava succedendo, ma capii che stava cambiando qualcosa, che il mondo stava mutando e forse, una volta tanto, per il meglio.. Berlino era il centro di questo cambiamento.
Poi c’è il libro “Noi i Ragazzi dello Zoo di Berlino” letto di nascosto perchè forte, perchè parlava di sesso e droga, e noi ragazzi del ’77 giocavamo con le bambole e correvamo nei cortili in bicicletta….
“Il cielo è azzurro sopra Berlino!” Così abbiamo urlato quella notte di luglio, quando eravamo campioni del mondo e, dalla Brandeburg Tor , le bandiere col nostro tricolore, sventolavano alte, sulla disperazione di cugini tedeschi e francesi! L’Italia sul tetto del mondo… ok ok, è calcio e il calcio a noi non piace, ma è stato emozionante…
9 maggio 2013 si parte, destinazione: BERLINO!
Gli eventi sopra sono stati l’imput per organizzare questo weekend lungo in terra germanica.
Siamo in 6, abbiamo le nostre “welcome card” (per girare sui mezzi pubblici in ogni zona per 72 ore), abbiamo prenotato il City 54 Hotel e il volo easyjet da Malpensa, arrivo previsto alle 23.
Ma le cose non vanno mai come devono e: l’aereo atterra in anticipo di mezz’ora e l’hotel ci rimbalza per una non ben definita rottura delle camere (tutte e tre? mah).
Così ci dirigiamo verso il nostro nuovo alloggio che sta esattamente in culonia, tanto che non ci sono più i mezzi per raggiungerlo e siamo costretti a cedere alla tentazione del taxi, alle 01:00 am finalmente poggiamo la testa sul cuscino, domani è un altro giorno….
La mattina del primo giorno cerchiamo di capire dove diavolo siamo finiti: hotel Bongard, nulla di stratosferico, ma pulito, camere spaziose, bagno completo di tutto, trattasi di una struttura industriale, riadattata, posizione tranquilla con un bel giardino, ampie vetrate e una colazione di tutto rispetto.
Decidiamo che non ci è andata poi tanto male!
Due parole con il receptionist e scopriamo che c’è una fermata della metro (Rathaus Reinickendorf) a pochissima distanza ed è la linea che porta in Alexanderplaz: siamo a posto, possiamo partire col nostro tour.
Primo giorno
Abbiamo prenotato l’ingresso al Reichstag Dome per le 9:15 (da casa un paio di mesi prima, non si paga nulla, ma è indispensabile per accedere), trafelati e sudaticci arriviamo giusto in tempo, passiamo i controlli di rito e saliamo alla cupola, la vista è mozzafiato, peccato che il sole tarda ad uscire e manca quel qualcosa in più per fare la differenza.
Dopo la visita ci dirigiamo verso la Porta di Brandeburgo (a pochi passi, attraverso il parco), che devo dire mi ha un po’ delusa, nel senso che mi aspettavo qualcosa di maestoso, ma è piccina, almeno per me.
Un po’ come quando ho visto la fontana di Trevi o le cascate del Niagara… la mia immaginazione era andata molto oltre.
Foto di rito e colazione bis da Starbucks!
Torniamo sotto la porta e poi a sinistra e ci troviamo a gironzolare tra i monoliti del Memoriale all’Olocausto, strano “non luogo” direi, ci perdiamo tra qui e la cercando un po’ di silenzio….
Non abbiamo tanto tempo per cui di nuovo in marcia, sempre Berlino Est, destinazione Postdamer Plaz, modernissima e, giusto il tempo per fare un paio di foto, siamo di nuovo in cammino, neppure un po’ di shopping! disdetta!
.
Ora ci dirigiamo verso il Checkpoint Charlie, il luogo simbolo della divisione tra est e ovest, ma prima di arrivarvi passiamo accanto ad una sezione del Muro non colorata e decisamente inquietante (Museo della Topografia del Terrore).
Il cielo grigio non aiuta a vedere sotto una luce migliore un luogo di morte e disperazione, costeggiamo il muro in quella che era la “zona della morte”, fa impressione…
Il checkpoint Charlie invece è un via vai colorato di gente che si fa fotografare da finti militari americani, con tanto di bandiere a stelle e strisce.
E’ evidente che abbiamo lasciato la zona est della città, qui è il caos e gli edifici sono molto più elaborati, oserei dire “occidentali”.
Proseguiamo la visita lungo queste vie più strette rispetto alla Berlino Est, ma sontuose e ricche, veloci arriviamo nella piazza dell’Opera dove possiamo vedere i due “duomi” identici (quello francese e quello tedesco).
Si può salire sulla cupola di quello tedesco, la vista vale la salita! Ma la chiesa sotto non vale la visita.
Dopo un pranzo italiano (scelta dettata da un’urgenza bagno), decidiamo di lasciare il centro per andare a Charlottenburg, per visitare il castello, si arriva comodamente coi mezzi pubblici, cambiando qualche metro (U-Bahn/S-Bahn).
La visita è in autonomia, con audioguida in italiano, nessuna coda, forse un po’ noiosatte le spiegazioni, ma il palazzo è molto bello, così come i giardini.
Però io e C. cediamo al fascino di una panchina e non ci schiodano di li fin tanto che non decidiamo di tornare verso il centro, o meglio, andiamo a vedere la East side Gallery.
Viaggetto in metro e arriviamo sulle sponde dello Sprea per vedere la sessione più lunga del Muro, quella tutta colora.
Facciamo questa bella passeggiata e ammiriamo i vari murales, a me ha colpito questo:
Frase toccante, mi è proprio piaciuta! Belli i colori nell’insieme.
Serata germanica a base di birra e grandi piatti di cibo al MarketHalle di Kreuzberg a pochi passi proprio dalla fine della East side Gallery. Consigliato da M. e a mia volta lo consiglio a voi!
Secondo giorno
Sveglia di nuovo di buon mattino, abbondante colazione e pronti a partire, questa volta destinazione Postdam per vedere il palazzo Sanssouci.
Grazie sempre al servizio super efficiente del trasporto pubblico berlinese, con una metro e un treno regionale arriviamo a destinazione in una 40ina di minuti, come indicato dalla guida, scendiamo alla terza fermata di Postdam, non lontano dall’ingresso del parco dei palazzi.
Qui prendiamo un day ticket che permette di visitare il Palazzo Nuovo, il palazzo Sanssouci e tutte le altre strutture del parco.
L’ingresso al secondo palazzo è scandito da un orario che non può essere scelto, ma assegnato all’acquisto del biglietto.
Visitiamo con audioguida il Palazzo Nuovo, dopo esserci infilati delle super pattine, qualche scivolone qui e la, la visita è interessante e il palazzo vale la pena essere visto.
Sempre abbastanza noiose e prolisse le spiegazioni della guida, noi non abbiamo tanto tempo perchè delle 12:20 comincia la visita al secondo palazzo che si trova esattamente dalla parte opposta del parco.
Tra le due strutture incontriamo l’Orangerie, un mulino a vento, un mausoleo non ben definito e tanto verde.
Non riesco a godermi a pieno la visita, data la corsetta.
Il palazzo Sansoucci è più piccolo del precedente, ma è molto bello, forse il più bello di tutti quelli visitati. 30 minuti e facciamo il giro.
Usciamo e ad attenderci c’è una leggera pioggerella che ci fa decidere per un pranzo in centro a Postdam.
Il borgo è molto carino, ci sono tanti negozietti e ristoranti, ma il tempo è poco, ci infiliamo in una birreria e pranziamo. Dopo di che torniamo a Berlino per visitare il “centro”.
Alxanderplaz mi delude parecchio, vuoi che c’erano i lavori in corso, vuoi che era sporchissima, mi lascia decisamente con l’amaro in bocca.
Cerchiamo di salire sulla torre, ma è impensabile, la coda è infinita, ti danno un numero di accesso e stando al pannello luminoso c’era uno scarto di 1000 numeri.
Desistiamo e ci mettiamo a gironzolare per la pizza, senza un meta precisa, o meglio, io cercavo uno starbucks, ma nulla.
A questo punto decidiamo di fare il giro con il bus scoperto, giro classico (linea rossa), dura circa un’oretta e ripercorre le tappe principali delle cose da vedere a Berlino.
Noi non scendiamo, anche perchè è l’ultima corsa “completa”.
Finito il giro arriva il momento Hard Rock caffè! Vorremo cenare, ma purtroppo bisogna aspettare anche qui, un’ora e mezza (non si può prenotare purtroppo), così facciamo un giro allo shop e cerchiamo un’alternativa in una locale poco più in la, nulla di che, una grandissima birreria in stile bavarese, si mangia abbastanza bene, ma nulla a che vedere con i precedenti pasti.
Peccato che dato il nostro scarso tedesco e il nostro amore per il casino, il cameriere fa confusione e ci porta un paio di piatti sbagliati.
Non ancora soddisfatti della giornata, torniamo alla porta di Brandeburgo per una foto by night, così come al Reichstag.
La serata si conclude con un bel viaggio in metro.
Terzo Giorno
Dopo una bella dormita e la solita abbondante colazione siano nuovamente in movimento.
Prima tappa Karl Marx Alle: questo lungo e largo vialone molto “sovietico” e completamente deserto, pare di essere in una città post atomica, facciamo una passeggiata, e poi decidiamo di tornare sui nostri passi.
Infatti il programma della mattina è l’Isola dei Musei per vedere il Pergamon Museum, vi consiglio non scendere alla fermata che riporta nel nome il termine “museo” perchè si trova esattamente dalla parte opposta dell’isola, meglio scegliere qualcosa vicino al Duomo o la stessa Alexanderplaz.
Comunque arriviamo ai musei, facciamo il biglietto e ci avventuriamo nelle sale, dove si stagliano sculture enormi di templi, porte e l’altare di Priamo, bello, molto bello.
La visita richiede un’ora circa, anche qui con l’immancabile audioguida.
Finito il giro andiamo verso il Duomo, solo A e A hanno deciso di esplorarlo, mentre io e C decidiamo che il prato li davanti è molto più invitante, soprattutto quando esce un bel sole caldo, quindi in attesa degli altri ci godiamo un po’ di vita berlinese, spiaggiati. Sullo stesso prato si affaccia anche la maestosa biblioteca: NOTEVOLE.
Per pranzo ci concediamo un bel panino col würstel all’inizio della via che costeggia proprio il prato del Duomo, poi il cielo si scurisce e decidiamo di fare un giro sulla Sprea con un bel battello coperto.
Il giro ripercorre un po’ i posti visti a piedi, per tanto ci godiamo solo l’asciutto e un gelato, mentre litri di birra scorrono veloci come il battello.
Finito il giro e cessata la pioggia ci dirigiamo verso il quartiere ebraico dove ci concediamo una merenda da Starbusck, e in pochi minuti arriviamo alla Sinagoga, che può essere vista solo dall’esterno.
Il tempo stringe, tocca tornare all’hotel per prendere i bagagli e spostarsi poi in aeroporto…
Berlino non mi ha colpita al cuore, mi aspettavo molto da questa città, che ho trovato freddina, sporca e un po’ “da scappati di casa”.
Avevo forse aspettative molto alte, e negli occhi Londra e NY…
Ho visto alcune cose molto belle, altre meno, mi ha lasciato addosso una sensazione un po’ strana. Comunque contentissima di averla vista e di aver camminato dove una storia importante è stata scritta…
Auf Wiedersehen
4 commento
Berlino è stata il mio primo amore, ci sono stata 5 volte e sicuramente ci ritornerò ancora. Ma ti devo dire che ora come ora, il centro lo evito: l’ultima volta che ci sono stata (2 anni fa), non riuscivo a stare ad Alexander Platz. Mi veniva l’ansia! Infatti ho incominciato a visitare i quartieri un pò più esterni come Schoenberg; la volta prima ero andata alla ricerca dei mercatini di Natale un pò più decentrati come a Pankow e a Spandau. E ho già in mente dove andare le prossime volte!
Ecco, un’altra cosa che ho sempre voluto fare ma che non ho mai fatto è salire sulla cupola del Reichstag: l’ultima volta non ci sono salita per via dei troppi controlli … neanche due settimane prima c’era stato l’attentato al centro commerciale Olympia di Monaco e tutta la Germania era sotto sopra.
Io ero davvero molto carica per Berlino, ma è stata una grande delusione, non so se riuscirò a dargli un’altra occasione perché ho altre mete in programma per l’Europa.
Mi segno però questi posticini che mi ha detto, chissà che non mi tornino utili!
Sono stata a Berlino tanti anni fa e ho deciso di tornarci, a me era piaciuta molto, non so neanche io dire perché, però l’avevo trovata molto interessante. Non la ricordo sporca. Sicuramente però, come dici tu, quando la visita senti forte il peso della storia.
So che è strano sentire che Berlino non piace, ma ahimè non è scattata la scintilla…