Sud ovest dell’Irlanda: le ultime penisole

by Sandra

Eccomi a raccontarvi della mia trasferta nel sud ovest dell’Irlanda per esplorare le ultime 3 penisole che mancavano all’appello.

Nello specifico si tratta delle penisole di:

  • Baltimore che culmina con Baltimore Beacon
  • Mizen
  • Sheep

In questo racconto le visiteremo una per volta partendo da quella più a sud per arrivare a quella più a nord, i km non sono tantissimi, ma le strade non sono sempre agevoli, quindi ci vuole un po’ di tempo.

Intanto va detto che raggiungere il sud ovest dell’Irlanda da Dublino non è proprio un viaggetto veloce, anzi sono tanti km e la percorrenza, soprattutto per gli ultimi 50 km, è sempre su strade tipicamente irlandesi, per cui un weekend non è sufficiente per potersi godere questo viaggetto.

Ricordate anche di fare benzina quando potete e portatevi qualche snack per il viaggio, sono sempre circa 370 km e qui autogrill e distributori non sono così frequenti, io ho temuto due volte di restare a piedi.

Ultima cosa prima di “partire”, io ho soggiornato a Bantry (che consiglio), ma per sfruttare al meglio il tempo a disposizione forse è più agevole cambiare alloggio di penisola in penisola, ma questo è a discrezione del viaggiatore.

Bantry

Penisola di Baltimore

In realtà questa penisola non ha un suo nome proprio, così per convenienza la si chiama come il centro abitato più grande, che comunque sono sempre 4 case colorate, un castello (o meglio una torre), un porticciolo (aperto solo in estate), due ristoranti, un pub e una stravagante galleria d’arte.

Io sono arrivata presto, il tempo non era il massimo quindi dopo una breve sosta mi sono diretta all’iconico Baltimore Beacon che altro non è che uno strano faro.

Si trova proprio all’estremità più a sud ovest dell’Irlanda e il panorama è strepitoso.

Si può raggiungere a piedi dal paese, non è molto distante, anche perchè il parcheggio in loco è minuscolo (4 macchine parcheggiate bene).

Da qui seguendo un tracciato fangoso e ripido arrivate alla sommità e lasciatevi incantare della bellezza del luogo.

Anche con il vento, le nuvole e la pioggia dietro l’angolo, il posto vale il viaggio.

Io ho pranzato qui con un panino al volo e poi sono ripartiva verso Skibbereen, cittadina più grande della precedente, ma non affacciata sul mare.

Qui ci sono dei negozi curiosi, qualche pub e una deliziosa caffetteria, ideale per chiudere la giornata.

Per arrivare qui basta seguire le indicazione della Wild Atlantic Way.

Mizen

Questa è la penisola più estesa delle tre e anche quella da non perdere per nulla la mondo, è un peccato che non venga inserita negli itinerari di viaggio, perchè non ha nulla da togliere alle più blasonate Dingle penisola e Ring of Kerry.

Inoltre c’è un po’ di Italia qui, infatti Guglielmo Marconi venne fin qui per tentare di inviare il primo messaggio radio oltre oceano (la località precisa è Crookhaven). A lui è dedicato uno strano monumento, ma mi ha fatto sentire molto orgogliosa.

Detto questo vi consiglio di partire con il vostro giro da Schull e seguire sempre la Wild Atlantic Way in senso orario e di fermarmi a vedere:

  • Altar Wedge Tomb: si tratta di una costruzione megalitica tipica del sud ovest dell’Irlanda, giusto una sosta per ammirare questo strano altare
  • Barleycove spiaggia enorme protetta in una stretta insenatura, c’è un bel parcheggio e un sentiero che vi porta alla prima parte di spiaggia, poi bisogna guadare il fiume per arrivare al mare, vale la sosta
  • Mizen Head bridge

Mizen Head station

Questo è sicuramente il pezzo forte di questo viaggio! Vi sembrerà di trovarvi sull’isola di Lost in qualcuna delle stazioni dell’organizzazione.

Infatti si tratta proprio di una stazione radio, a picco, in tutti sensi, sul mare. Astenersi se si soffre di vertiggini.

L’ingresso al complesso costa 7 euro e vi permette di accedere al sito, che comprende diversi percorsi, il ponte sospeso e la stazione radio (visitabile solo all’esterno).

Inoltre il sito offre un piccolo museo, una caffetteria dove poter mangiare e e uno shop con qualche souvenir, portatevi dei contati perchè spesso non fuzniona la connessione per il pos.

La visita dura un’oretta ma poi sta voi decidere quanto vento prendere, ma ne vale assolutamente la pena pagare il biglietto.

Sheep’s head

Ecco ci arrivati all’ultima penisola di questo viaggio. Devo dire prima di tutto che la strada per arrivarci è davvero tortuosa, stretta e bisogna stare molto attenti, soprattutto l’ultima parte che è esposta su entrambi i lati perchè si viaggia in cresta.

Con la macchina si arriva a circa un km dalla punta (dove è presente anche un faro), c’è un parcheggio non tanto grande, una caffetteria (con bagni) e qualche tavolo per il pic nic. Io purtroppo ho trovato tutto chiuso ed era già piuttosto tardi.

Cosi ho fatto qualche passo li intorno, ma senza avventurarmi troppo, ma se arrivate presto qui potrete ammirare un lago sospeso sul mare, qualcosa di unico!

Comunque non fate come me che gli ho dedicato pochissimo tempo, arrivate presto per fare la camminata fino al faro, che è ben segnalata e deve essere spettacolare.

Con queste tre penisole posso dire di averle viste tutte, almeno quelle principali, sono molto contenta di questo primato.

Il sud ovest dell’Irlanda è sicuramente una delle regioni più difficili da raggiungere, ma l’ho trovata di una bellezza incredibile, complice che ci sono pochissimi turisti proprio per la sua inaccessibilità.

Se siete in Irlanda e volete concedervi qualcosa di nuovo non potete non venire fin qua giù.

Dove ho mangiato e dormito

Ora vi lascio qualche indirizzo di dove ho mangiato e dormito.

Ho alloggiato al B&B Dromcloc House, struttura vecchio stile, con tante camere, vista sulla baia di Bantry, colazione ottima. La gestione è davvero molto irish, la signora è una forza della natura. Prenotate direttamente mandando una email, così avrete prezzi migliori!

Ho sempre mangiato a Bantry la sera e il primo giorno a pranzo.

Sicuramente non potete perdervi il platter di pesce del The Bantry Bay (entrate dalla porta del pub e non del ristorante).

Se invece avete voglia di qualcosa che ricordi il cibo italiano potete mangiare al The Snug, locale molto carino, sembra una grotta e c’è legno levigato ovunque, vale anche la visita.

A pranzo invece, ho approfittatto della bella giornata e ho mangiato al Teaseys Bistro, dove sono tornata per una merenda e ho assaggiato una stupenda apple pie.

Sempre in merito alle merende, lungo la strada mi sono fermata anche da Kalbos Cake e ho assaggiato un piccolo capolavoro.

Spero che questo post possa esservi utile, per trovare ispirazione per un viaggio diverso dal solito, comunque potete trovare altre mie avvenute e suggerimenti qui sul blog o seguendomi sulle mie pagine social: Facebook ed Instagram.

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2 commento

Luigi 11/05/2022 - 11:54

Cara Sandra, grazie mille per il tuo resoconto accurato e per le foto meravigliose, non vedo l’ora di andarli a vedere dal vivo magari durante il periodo estivo con le giornate lunghe e magari un raggio di sole in piú.

Reply
Sandra 14/05/2022 - 10:54

Ciao Luigi! grazie per il commento… eh si il raggio di sole in più non guastava per nulla! Ma credo che alcuni posti anche con il tempo così siano meravigliosi!

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