La mattina del 16 agosto è di nuovo ora di partire, sarà una giornata di trasferimento che ci porterà in paradiso! Saliamo sul bus e lasciamo così la giungla.
Il viaggio è piuttosto comodo, facciamo una rapida sosta per un pasto frugale perché alle 16 abbiamo la barca che ci porta sull’isola (Puala Perhetian Kecil, la più piccola delle due isole) dove trascorreremo i prossimi 3 giorni. Arrivati a Kuala Besut ci imbarchiamo, sistemiamo gli zaini, e via, veloci e sobbalzanti verso la nostra destinazione! Il viaggio in barca dura tre quarti d’ora circa, circondati da un mare cristallino e caldissimo; la barca, dopo un momento di suspance visto che voleva scaricarci in mezzo alla baia, finalmente approda al molo e ci scarica senza troppi complimenti.
Da qui togliamo le scarpe e ci avviamo verso il nostro hotel che sta esattamente dalla parte opposta della spiaggia!
Alloggiamo al D’Rock Garden Chalet, non lasciatevi ingannare dall’esterno, dentro non è nulla di che, ma con un gran potenziale inespresso. La posizione è splendida e silenziosa, arroccato sul fianco della collina al margine meridionale di Long Beach, dalla reception si apre un’ampia terrazza (con ristorante) da cui godere una magnifica vista su albe e tramonti, peccato che i bungalow siano molto spartani ma soprattutto non pulitissimi. Non importa, in qualche modo ci si organizza e passa la paura.
Qui faremo vita da spiaggia, quindi: sole, mare, snorkeling, grigliate di pesce e ozio allo stato puro!
Quindi vi do qualche dritta per “sopravvivere” sull’isola: ricordatevi di portarvi i contanti, perché sull’isola non ci sono bancomat (solo in uno dei resort più grandi strisciano la carta in cambio di contanti, ma la commissione è imbarazzante), andate a cena presto così da trovare dell’ottimo pesce, se decidete di bere birra vi consiglio il baracchino appena sotto il D’Rock, mentre se volete ballare lasciatevi guidare dalla musica del locale dove dei ragazzi fanno dei giochi con i fuoco e, ultimo consiglio: occhio a borse, marsupi e zaini, purtroppo ci sono delle mani leste in giro!
Noi ci siamo rilassati e goduti questo panorama, solo il terzo giorno ci siamo lanciati in un giro dei punti più famosi e adatti allo snorkeling, noleggiando una barca. Io purtroppo non sono stata bene così, dopo il pranzo al villaggio dell’isola, con un taxi boa sono tornata alla base.
8 commento
Freakstyle è una definizione fantastica ahahah adoro!
ma non è farina del mio sacco purtroppo! :-p
Un itinerario molto bello e avventuroso! Quelle Batu Caves mi ispirano moltissimo!
E’ stato un bellissimo viaggio in tutti i sensi.. un itinerario vario e molto intenso!
Bellissimo viaggio e interessanti le indicazioni. siccome sto partendo per Singapore, volevo avere qualche consiglio di giri da fare e dove mangiare. Quindi grazie, tutte info utili. Una domanda? ma è sicuro mangiare il cibo di strada o meglio optare per ristorantini ? grazie ancora Anna
Ciao Anna! allora a Singapore vai tranquilla con il cibo da strada, ti renderai conto che è una città molto pulita in tutto, sarà semplice fidarti solo del tuo gusto per scovare poticini dove mangiare!
Un viaggio davvero meraviglioso! Non sono mai stata nel sud-est asiatico, ma continuo a vederne foto un po’ ovunque…appena mio figlio sarà un po’ più grande magari riuscirò a coinvolgerlo e ad organizzare qualcosa.
Oh Laura!! Eri finita nello spam accidenti! Spero di aver rimediato. Allora l’Asia è un mondo a parte ma va visto, perchè è davvero incredibile cosa riserva al viaggiatore. Io consiglio la Cina, perchè mi sono resa conto che è un bel mix di questo mondo.