Come sempre Capodanno apre interrogativi e dubbi su come uscirne indenni, ormai da qualche anno mi riduco sempre all’ultimo con non poche ansie da prestazione, perchè si sa che fa molto radical chic starsene a casa-solo-divano-e-tv, ma di fatto non è capodanno senza almeno una cenetta in compagnia!
Così ancora anestetizzata dal pranzo di Natale, butto li sul gruppo WhatsApp un autoinvito in Toscana da A., lei, probabilmente stordita a sua volta dal pranzo di Natale, accetta la cosa.
Peccato che mi ritrovo con una bella febbre, mal di gola e tosse, per la serie il 2016 si fa riconoscere fino alla fine, così corro ai ripari imbottendomi di ogni medicina possibile, suffumigi con balsamo di tigre malese, beveroni delle peggio cose e via..
Non bisogna farsi abbattere, così tra un termometro e l’altro preparo la valigia.
Partenza prevista il 31 dicembre ore 9: Certaldo Arriviamo!!
Purtroppo non tutte le ciambelle escono col buco, diceva qualcuno di saggio, e quello che doveva essere un tranquillo weekend toscano ha preso tutta una piega diversa, in primis sono partita da sola, purtroppo uno degli altri componenti della trasferta è stato colpito da influenza intestinale; il mio viaggio va via liscio, in meno di 4 ore sono a destinazione, dove vengo accolta da sole e clima direi tiepido.
Chi mi ospita mi fa trovare un succulento pranzetto e così cominciano le chiacchiere e la definizione delle cose da fare nei prossimi giorni, in attesa di sapere se gli altri componenti della spedizione riescono o meno a partire il giorno successivo.
Il pomeriggio lo trascorriamo in casa, tra giochi da tavolo e tisane calde, poi è un attimo e si preparare per il cenone, l’idea è quella di uscire dopo mangiato per andare a San Gimignano per goderci da li la festa e i fuochi d’artificio, ma si sta tanto bene a casa che alla fine desistiamo: brindisi a casa e fuochi al caldo dalla finestra! Riuscitissimo!!
La mia voce però decide di lasciarci, complici forse le perdite ripetute a Monopoli e Risiko…
Intanto dalla regia ci fanno sapere che partono anche i nostri intrepidi amici, così li aspettiamo per pranzo, il 1° parte decisamente sotto i più buoni auspici possibili!!
La mattina dopo una succulenta colazione (voce della sottoscritta ancora latitante), non potevo essere ospitata in modo migliore e sbrigate alcune faccende ci prepariamo ad accogliere gli ultimi ospiti tra foto di viaggio e racconti.
Alle 13 e qualche minuto siamo al completo, alla faccia dell’influenza intestinale. Altro succulento pranzetto e poi via per le colline, direzione San Gimignano.
La scusa è ottima per provare la mia nuova macchina fotografica.
La strada è molto panoramica e, in un continuo sali e scendi, ti porta sotto le alte torri di San Gimignano, dove troviamo un parcheggio “aggratiz” e ci avviamo per raggiungere il borgo ancora in versione natalizia.
C’è veramente un sacco di gente, ma non ci facciamo prendere dal panico e camminiamo con calma e senza meta, concedendoci anche qualche sosta per negozi, alcuni davvero originali.
Mi piace moltissimo questo posto e ci starei le ore, ma il freddo si fa sentire e la cena incombe, per cui torniamo verso casa.
Per cena volevamo concederci una signora fiorentina al “La Sosta di Pio VII“, ma sono chiusi, per tanto la si prenota per domani, sento già l’acquolina salire!
Ripieghiamo su un’ottima pizza al “La Collina“, ambiente caldo e rustico, pizza sottile, croccante e super farcita! Davvero buona!…. tutto sembrava filare per il verso giusto, ma, mi viene un forte dolore all’orecchio e, oltre a non avere più voce, non ci sento più!! Faccio finta di nulla, dando la colpa al freddo e al naso chiuso.
La notte è un inferno, dolore e altro… non chiudo occhio…
Così il 2 mattina al posto della gita a Firenze, vado al pronto soccorso di Poggibonsi, con una presunta otite.
Da qui in poi è tutto inenarrabile, ci vorrebbero troppe parolacce, visto la scena isterica che mi ha visto protagonista, sappiate solo che alle ore 22 dello stesso giorno avevo collezionato: 2 code interminabili in 2 pronto soccorsi in 2 regioni diverse, 1 coda alla guardia medica e la ricerca di 1 farmacia di turno.
Risultato: otite media, antibiotici, gocce e a casa malata!
Ringraziamenti: Anna, Fabrizio e Barbara, nonchè Enrico che, poverino, ha dovuto subire anche la gita al primo pronto soccorso, per l’ospitalità degna di un B&B di super lusso, la compagnia, il buon cibo e la pazienza!
Dopo faccio due parole col 2017, perchè non ci siamo!
4 commento
Perfetto direi. ..cmq so che vai avanti intrepida .
Io quest’anno solo un cinema e poi cena casa con amici ma non mi lamento è andata benissimo così
Buon 2017
Si! Sempre avanti per forza! Ora mi sto curando per bene…
le cene con gli amici sono sempre la cosa migliore!
Grande Sa, non ti lasci mancare proprio niente eh! Otite con contorno di antibiotici lessi e da bere delle gocce del 2004 😛
Mi spiace che il 2017 si sia aperto così, vedrai che andrà meglio… dopotutto il 2016 era anno bisesto – anno funesto e questo era solo il colpo di coda!
Ottima la narrazione della gita (almeno fino all’ospedale…), mi sembrava di essere li con voi!
Buon 2017!! Che la forza sia con te!
Intanto grazie per essere passato di qui e aver letto delle mie disavventure, ma un uccellino mi ha detto che di tanto in tanto sei già approdato tra queste parole…
Spero che il prossimo post sia un po’ meno funesto! A presto!