E’ passata poco più che una settimana dal mio arrivo in Irlanda e dall’inizio della mia vita da expat e mi sono resa conto di aver fatto qualche errore di valutazione pratica e di ansia.
Avevo messo in conto qualche mese per ambientarmi e cercare/trovare lavoro, credevo di riuscire a reggere la pressione, ma non sempre ci riesco, per fortuna che spiegare cosa penso e cosa mi turba è troppo complicato, quindi uso la tattica del sorriso anche qui.
Mi ripeto come un mantra che” sono appena arrivata e ci vuole pazienza”, ma a quanto pare questa pazienza non è così radicata in me.
Ho fatto già qualche colloquio quindi in realtà le cose si muovono eccome, rispetto a quello che ho lasciato in Italia.
La vita da expat scorre con una routine piuttosto serrata che mi sono imposta per tenermi sempre impegnata: mattina sveglia presto, colazione con la family, poi mi metto a mandare cv e rispondere alle mail varie, nel pomeriggio esco, mi faccio qualche km a piedi e mi posiziono o in biblioteca o da Starbucks e scrivo o faccio esercizi di inglese.
La mia routine cambia solo di tanto in tanto, quando decido di fare qualche esplorazione dei dintorni o, come ieri, un po’ di “volantinaggio” cv a Dublino.
Nei weekend cerco di non pensare al lavoro da trovare e mi godo un po’ l’Irlanda, quindi anche qui si esplora, si vanno a provare posti nuovi dove mangiare o godersi un po’ di relax leggendo o concedendosi un brunch.
Dal punto di vista pratico ho sottovalutato la gestione dei vestiti, infatti avevo portato poco come vi ho raccontato nella mia “guida pratica per espatriare“, cose che ritenevo utili, ma che utili non sono, o per lo meno non si “abbinano” come dovrebbero.
Sono così dovuta correre ai ripari con una sessione di shopping non prevista che ha un po’ minato le mie finanze, ma così dovrei essere a posto per un po’.
I pattini tra l’altro non li ho ancora tirati fuori dalla valigia, non so, non ho la testa per pensare di usarli, fin tanto che non trovo sto benedetto lavoro dubito di stare un po’ serena.
La vita in famiglia invece va molto bene, infatti sono super carini con me, mi hanno davvero accolto come una di famiglia, anche se quando cucino il mio cibo dietetico mi guardano con compassione scuotendo la testa.
Io cerco di rendermi utile e dare una mano in casa, ma mi fanno sempre fare troppo poco e non so mai come sdebitarmi davvero.
Cosa mi manca dell’Italia?
Bhe, la mia famiglia sicuramente, ma grazie a facetime ormai siamo diventati esperti nella comunicazione moderna; mi manca la mia casa perché è il mio nido, mi manca poter uscire per un sushi, ma null’altro.
Niente pasta, niente pizza, niente sole e caldo!
Sicuramente l’Italia vista da qui, anche se per così poco tempo, è un Paese con del grande potenziale insepresso e una grande incapacità a reagire.
Se sarò costretta a tornare farò buon viso a cattivo gioco, ma spero davvero di avere qui la mia occasione per dimostrare cosa valgo e chi sono.
Dall’Irlanda è tutto!! Ai prossimi aggiornamenti.
ps: articolo no SEO friendly 🙂
7 commento
Vai Sandra!! Hai fatto una scelta coraggiosa, che molti – io compresa – non hanno il coraggio di fare! Dopo le salite arriveranno le soddisfazioni! Intanto qui ti si segue con piacere.
Grazie!!! Spero almeno di fare di questa esperienza qualcosa di speciale e utile al mio futuro
Ho letto solo oggi e sono rimasta stupefatta da tutto quello che hai affrontato per il tuo trasferimento….. Complimenti sei proprio in gamba e speciale
Grazie!! ❤️ tu però sei un po’ di parte!
Trasferirsi all’estero è sempre una sfida, ma cercare di costruirsi una routine giornaliera in modo da ritrovare la propria dimensione è fondamentale. Bravissima!
Amo l’Irlanda, ma da turista, scegliere di viverci è un gran passo, mi auguro che ti offra ottime giornate con splendide prospettive.
Gli articoli no SEO friendly sono molto più veri :-), quindi non ti preoccupare per noi, li leggiamo volentieri :-). Facciamo il tifo per te, che tutto vada bene in Irlanda!