Dopo il post della passeggiata sul naviglio, oggi voglio parlarvi di un altro tratto, più a nord rispetto al precedente, dove poter fare una bella escursione, facile e adatta a tutti.
Vi porto a vedere la diga del Panperduto (non vi do info storiche o altro perchè nel sito trovate tutte le notizie, orarie etc che vi interessano) e la dove il Ticino diventa naviglio, o meglio: navigli.
Alla scoperta della diga del Panperduto
In una calda domenica estiva ho deciso di andare a visitare questa parte del corso del Ticino, che diventa, dopo la diga, il canale Villoresi.
Ho parcheggiato gratuitamente e comodamente negli spazi sul curvone, a lato da dove parte il sentiero principale (Via Canottieri a Somma Lombardo, più avanti è presente un altro parcheggio ma a pagamento..) e da qui si snoda un percorso di 600 mt, dove alcuni totem illustrano la storia e il funzionamento dello sbarramento.
Il sentiero acciottolato è pedonale e all’ombra di alte piante, quindi bello fresco, le rive non sono in ottimo stato, ma pare che ci stiano ancora lavorando…
Ad un certo punto vedrete la diga in perfetto stile liberty, un gioiello di ingegneria e arte allo tempo stesso!
Quello che avrete davanti agli occhi è la diga del Panperduto, anche se sembra un palazzo di altri tempi, a me ricorda la limonaia del Palazzo di Schönbrunn.
Cosa troverete una volta arrivati alla diga
Superate lo sbarramento e troverete l’Ostello del Panperduto, con la sua caffetteria e lo shop, dove si può mangiare o rilassarsi con gelati hand made, inoltre l’ostello dispone anche di camere per chi volesse soggiornare in questo paradiso per qualche giorno.
L’ostello è anche il punto di partenza per varie escursioni, visite e attività di vario genere (anche per bambini), che vi porteranno alla scoperta di questo angolo di Lombardia.
Mentre ero li, per esempio avevano appena concluso una passeggiata gastronomica lungo il naviglio, molto interessante, e a breve sarebbe iniziata la visita al giardino dei giochi d’acqua dedicata ai bambini.
Io mi ero concessa un bel ghiacciolo al limone e approfittato della panchine con vista, poi ho ripreso il cammino verso sud, dove le acque più o meno calme danno vita ad altri canali (Canale industriale, Canale Villoresi, mentre il Naviglio Grande in zona Tornavento) in un susseguirsi di salti d’acqua e archi.
Ricordatevi di prendere la brochure illustrativa e gratuita, al bar.
Il proseguo della passeggiate è su strada asfaltata (male), una volta usata per la manutenzione e la gestione dei navigli, ora credo solo per ciclisti (spesso troppo lanciati) e pedoni.
Tenete conto che questa strada è la stessa descritta nel post “lungo il Ticino…” solo qualche decina di km più a nord, volendo potete camminare fino in Darsena.
Insomma un bel posto per fare 4 passi o un’ottima meta dopo una lunga camminata/biciclettata!
Mi piace esplorare i dintorni trovando dei piccoli gioielli come questo, tutti i navigli, se percorsi con calma, sanno regalare scorci e tesori d’altri tempi.
3 commento
Grazie! Hai dato informazioni molto utili. Ho proprio voglia di andarci per una gita coi bimbi!
Spero di riuscire a postare altre mete vicine a prova di gita! Ho già qualche idea!
[…] trovavamo ad Ovest e il naviglio in questione era il Naviglio Grande (trovate i vecchi post qui e qui ), invece questa volta vi porto ad est, lungo la Matesana, un percorso non proprio nella natura […]