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35 anni fa, in un assolato pomeriggio di maggio mi ritrovai 5enne, la borsetta bianca a tracolla, il mio inseparabile cicciobello nero per mano e una valigia colorata, pronta a prendere il mio primo volo, destinazione Londra.
Così ha avuto inizio la mia avventura in quella città dove ancora non c’era il rischio, purtroppo, di perdere il treno per Hogwards!
La mia prima volta a Londra
Dal cortile, di quegli alti palazzi di periferia, qualcuno mi chiese come mai non scendevo per la solita scorribanda pomeridiana, così urlando a squarcia gola dichiarai: “no, oggi non scendo, vado a Londra“. Ricordo ancora la faccia incredula del poverino, vedevo la sua mente pervasa da un frullare di domande: Londra? Cos’è Londra?. Non attesi alcuna replica e tornai ai preparativi, perché da li a poco sarei salita per la prima volta su un aereo vero.
Partenza prevista nel tardo pomeriggio di quel lontano 3 maggio, aeroporto di Caselle, Torino, all’epoca già solo arrivare li era un viaggio, giunti a destinazione però l’aereo risultava essere guasto e non si poteva volare, non subito almeno, ero troppo piccola sentire il brivido della delusione, una buona cena mi impegnò nell’attesa della partenza, poi i controlli prima dell’imbarco, ero arrabbiatissima perché la mia borsetta non era stata fatta passare sotto al metal detector, ma come??
Io criminale internazionale non venivo controllata? non chiedetemi perché ma viaggiavo con una pistola ad acqua al seguito.
Ero già una viaggiatrice esigente, sappiatelo! Quindi salita sull’aereo e non trovando il posto per il mio fidato bambolotto feci qualche capriccio, ma la hostess mi comprò con un bicchiere di coca-cola, che andò a sovraccaricare il mio entusiasmo già strabordante.
Con il naso incollato all’oblò sono giunta a destinazione, era tardissimo, mia mamma rammenta che siamo giunti in hotel a notte fonda, ma non cedevo anzi, ero bella vispa e attenta.
La prima cosa che mi colpì erano le casette tutte uguali lungo la strada che, dall’aeroporto ci portò in centro, ero piuttosto contrariata e preoccupata per questa strana usanza inglese, come facevano le persone a ritrovare la propria casa?! Ma non c’era tempo da perdere dietro a queste cose, quindi passai oltre.
Arrivati in hotel mi occupai di sistemare il cicciobello, nell’armadio of course!
Ma venne nuovamente il mattino e Londra era li solo per me!
Era una giornata importante, avrei incontrato la Regina!
Vestita di tutto punto, come solo una vera Lady sa fare mi sono avventurata verso Buckingham Palace, il cambio della guardia era l’attrazione della giornata, all’epoca non avevo ben chiaro che mi sarei annoiata a morte a vedere tutti quei soldatini vestiti di rosso con quel grosso e buffo copricapo nero, la mia missione era la Regina…. che però non vidi ahimè, in compenso, grazie a mio papà e al suo senso del tempo e dello spazio, fummo abbandonati dal nostro gruppo, ritrovandoci soli nel centro di Londra.
Questo piccolo imprevisto mi regalo un’altra “prima volta”: viaggio in taxi, bellissimo!
Era uno di quei vecchi taxi neri che giravano per Londra, nulla a che vedere con le anonime macchine gialle o bianche in uso oggi, l’autista ci ha riportati in hotel dove mi sono scontrata con il primo pasto “London style“.
Premessa doverosa: da brava bambina italiana io mangiavo solo pasta e cotoletta, il resto era terra inesplorata e sconosciuta, non ero avvezza al “proviamo“, quindi potete immaginare il problema che i miei dovettero affrontare per farmi mangiare.
Non morii di fame, ma diciamo che non apprezzai ne la pasta con la marmellata ne la polenta che altro non era che mais bollito!
Nel pomeriggio riusciamo a recuperare il gruppo per visitare la “Tower of London” e i gioielli della Corona, ero ancora speranzosa di incontrare “The Queen“, magari mentre provava tiare scintillanti e collane lucenti, ma mi dovetti accontentare delle guardie dai vestiti buffi che proteggevano la grande e massiccia torre, era davvero enorme!!
Tra Unicorni e Campanili
Così come il Big Ben!
Rimasi col naso all’insù completamente rapita, non avevo mai visto nulla di simile e l’incredulità che esistesse davvero era tanta, così come quando incontrai quei ragazzi coi capelli colorati e le creste in testa, chi erano? Unicorni?… il primo incontro coi Punk: anche quello non lo scorderò mai.
Ma avevo molto altro da vedere e scoprire, e soprattutto nella mia testolina c’era l’idea che avrei incontrato la vecchina di St Paul, avete presente quella scena tristissima di Mary Poppins? Ecco quella! Ma non incontrai ne lei ne Mary, o lo spazzacamino, questo un po’ mi deluse, ma come per Alice anche il mio bianconiglio mi esortava a continuare “presto che è tardi!“.
I miei genitori “disgraziati”, così come la comitiva con cui ci accompagnavamo, per concludere la giornata in bellezza, dopo avermi trascinato tra le alte pareti di Westminster Abbey, decisero che era ora di scendere nei bassifondi, lungo il Tamigi, per visitare i pub storici.
Orrore!!
Quanta polvere, bottiglie colorate, puzza di birra e sudore, io volevo incontrare la Regina, mica dei bifolchi da forca! Tra l’altro ero una clandestina in quei luoghi, dove non si poteva entrare se non si erano compiuti 21 anni. Ho gironzolato per un po’ tra tavoli di legno troppo alti e troppo lucidi e sgabelli sgangherati, per poi crollare addormentata.
Cambridge e i suoi prati per studenti
Un altra tappa del viaggio è stata Cambridge, la città universitaria alle porte di Londra, ricordo le austere facciate del College e i prati verdi e soffici dove solo gli studenti potevano camminare mentre erano intenti a leggere pesanti libroni, ma anche qui mi feci riconoscere correndo come una scalmanata dietro ad una povera papera o fagiano che fosse.
Corsi per un po’ incurante del divieto, mi sentivo già una studente in Erasmus mentre gli altri mi guardavano sbigottiti nel loro aplomb inglese, ma le sorprese per quella giornata non erano finite, in fatti a pranzo mi ritrovai una macedonia come antipasto e un pranzo che gradii molto: petto di pollo con besciamella di funghi.
Windsor, lo Shoppung sfrenato e il Musical
La mattina successiva siamo partiti alla volta della residenza reale a Windsor, non ho un ricordo così vivo della giornata, se non per le interminabili sale che si sono susseguite durante la visita e l’incontro con i soldatini che avevo già visto a Buckingham Palace. Pare che tra le sale di questa bellissima residenza ci siano delle opere del Tintoretto, ma per me erano solo dai bellissimi disegni.
Tornati in città, ho messo piede, sempre per la prima volta, in un centro commerciale, signori e signori il primo shopping non si scorda mai, grazie Harrod’s! Già all’epoca mi sono portata a casa un piccolo taccuino di Hello Kitty (pare sia più vecchia di me, la micetta) e altre cosine che poi sono state rubate all’asilo, ma questa è un’altra storia…
Ma la giornata era ancora ricca di “prime volte”, quindi è arrivato il momento del musical! Il teatro era assurdo, un cono rovesciato, dove al fondo c’era un palco circolare, e tutto attorno gli spalti, ripidissimi, davvero suggestivo, soprattutto perchè tutti i posti erano dotati di piccoli binocoli per vedere gli attori.
Cosa andava in scena? Evita Peron e l’Inghilterra si preparava alla guerra nelle Falkland.
In quei giorni infatti, Londra era attraversata da varie manifestazioni, sia contro la guerra imminente sia contro l’IRA, erano tempi di terrorismo e guerriglia urbana, oggi come allora gli attentati erano all’ordine del giorno, ma la vita andava avanti e per una bimba come me erano solo parate colorate e chiassose… mi scontrai così con la realtà violenta del mondo.
Londra: la mia prima volta fu un successo
Altri aneddoti costellarono quel viaggio, per la prima volta mi resi conto che sapevo orientarmi, che sapevo ritrovare la strada di casa, capii che era importante saper comunicare anche in un’altra lingua, almeno per comperare un pacchetto di caramelle, imparai molto e fu… appunto.. l’INIZIO del mio LUNGO VIAGGIO!
Questo fu il mio battesimo da viaggiatrice, il regalo più bello che io abbia mai ricevuto!
Dopo 35 anni i ricordi sono sfocati, ma le sensazioni, ripercorrendo le varie tappe di quei giorni, sono vive, pulsanti e si ripresentano ogni volta che salgo su un aereo, ogni volta che metto piede in un altro paese.
La mia passione per esplorare posti nuovi è nata da quel seme e, grazie ai miei genitori, è stato coltivato con cura; mi è stato insegnato che il mondo è grande e poterlo vivere è il mezzo migliore per crescere senza la paura dell’altro.
Purtroppo non posso mettere delle foto originali, perchè abbiamo solo un filmino, muto, a quei tempi immortalare certi ricordi non era cosa da principianti!
E intanto BUON COMPLEANNO BAMBINA CON LA BORSETTA BIANCA!
Oggi sono 40 e non ho intenzione di fermarmi!
Il vostro primo viaggio all’estero #primoviaggioestero
Questo post fa parte di un’iniziativa della community delle Travel Blogger Italiane ed è stato lanciato da Paola che ci racconta la sua prima esperienza all’estero in vacanza studio.
Partecipare è semplice riporta il link al mio post e alla community e ricordati di usare l’hashtag #primoviaggioestero su Facebook e Twitter per farti trovare dalle altre ragazze partecipanti.
23 commento
Auguri! E tanti viaggi per i tuoi prossimi 40 anni!!!
grazie Paola!!!!
Bellissimo racconto
grazie!! ci tengo molto a questo post e a quello che rappresenta
Buon Compleanno anche da parte mia fra qualche mese ti seguo!
Tenerissimo il tuo racconto, devi avere tanti bei ricordi da raccontare ^_^
Ah si, la CocaCola mette sempre a posto tutto 😉
grazie Dani di cuore!! E si, avrei potuto scrivere altre 1000 parole, ma poi vi avrei annoiato, però ci tenevo a questo racconto…
E la cocacola è una delle poche certezze!
Che bel ricordo. ….io il mio primo aerei preso a 25 anni!!!!!
Si!!!! Avevo già voltato ma non su un aereo di linea…
Anch’io ero piccolina la prima volta che sono salita su un aereo, mi dicono avessi 2 anni ed andammo a trovare i parenti in Sicilia… ci sono leggende metropolitane secondo le quali sull’aereo ne combinai di tutte i colori, pfff!!!
TANTISSIMI AUGURI di cuore, il post è bellissimo ho avuto il sorrisone sulla faccia dalla prima all’ultima riga 😀
dai!!! sarà stato un volo “interessante”!!!
Grazie di averlo letto…^_^
Anche io mi ricordo il primo volo… tanto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…. 😛
Bellissimo racconto, grazie piccola grande Sa!
grazie! però voglio sapere dove sei andato!!
Sardegna! Ero così piccolo che i ricordi si perdono nella nebbia del tempo… ricordo solo le sensazioni, di stupore e sorpresa, ero proprio felice! 🙂
Londra a cinque anni, che bello! Ancora di più per chi come noi è ancora nata negli anni settanta e a quell’epoca non era così normale viaggiare in posti “esotici” come l’Inghilterra.
Bellissima l’immagine di te con la borsetta e il cicciobello ? Ma la pistola ad acqua???
Auguroni ❤️
intanto grazie! Era già un viaggione non solo per me che ero piccina.. La pistola d’acqua non lo so proprio.. :-p ma intanto nessuno mi ha controllato!!
Che bello ricordarsi così bene il primo viaggio… 🙂 i miei hanno iniziato a portarmi in giro quando ero molto piccola, quindi non ho memoria delle mie prime volte! 😉 bellissimo articolo, un bacio!
grazie!! Diciamo che i miei ricordi sono rimasti vivi perchè ci sono dei filmini di quel viaggio 😉 e mia mamma mi ha dato una mano per ricostruirlo…
Che bella storia! Anche io con i miei genitori ho iniziato da piccola a viaggiare. Il mio primo lungo viaggio fu a Cuba all’età di 3 anni, purtroppo ero troppo piccola e mi ricordo solo una scena del viaggio in aereo: io che dormivo con la testa appoggiata su un grande cuscino e l’attrazione del resort, una foca di nome Bito! Questo per me è stato l’inizio della mia passione per i viaggi.
Ah, tra l’altro tanti auguri anche se in ritardo 😉
Grazie per gli auguri!! Comunque noto che chi ha avuto il “battesimo” del viaggio continua a viaggiare… che bello!!
Cuba? Wow! Chissà se riuscirò a vederla?!
bello davvero cara sandra il tuo blog! viaggi, ma soprattutto tè stessa in ogni post!
ti ho scoperta grazie al blog di silvia (the food traveller) e ne sono lieta
daniela
infuso di riso
Ciao Daniela! Grazie per queste tue parole, sono lieta che ci sia del mio in ogni post e che non sia solo un elenco di cose da vedere e fare… benvenuta!
Anche io sto per raggiungere il traguardo ma credo che il meglio debba ancora venire ! Buoni viaggi !!
Grazie!!! E buon compleanno a te… non so se il meglio deve ancora venire, ma so che ci saranno altre mete e altri orizzonti!