Un anticiclone africano dopo l’altro mettono a dura prova anche i più stoici, “coloro che amano il caldo”, quindi è inutile che vi dica come invece viva chi del caldo ne farebbe anche a meno, così abbiamo deciso di andare in un posto che amo moltissimo e soprattutto è freschissimo, destinazione: Engadina.
L’Engadina è una valle molto aperta e lussureggiante, situata nel Canton dei Grigioni, ricca di prati verdi, alte vette e laghi cristallini (e gelidi).
Come arrivare e attraversare l’Engadina?
Questo lembo di terra svizzera si incunea tra la val Chiavenna e la Valtellina, noi abbiamo scelto questo percorso: Chiavenna, Passo del Maloja, Silvaplana, St Moritz, Pontresina, Passo del Bernina e per finire Livigno.
Arrivati in cima la lago di Como (Lario), si segue per Chiavenna, dove consiglio di arrivare per colazione per potersi fermare alla Bar Pasticceria Mastai, non ve ne pentirete!
Rifocillati e contenti, si riparte verso nord, dove, poco prima della fine del territorio comunale passerete la frontiera italo-svizzera, solitamente senza che nessuno vi controlli o anche solo vi faccia un segno di saluto.
Da qui in poi sarà un susseguirsi di prati e villaggi tipici, con le classiche fontane di pietra e le facciate delle case decorate.
Dove possibile, lasciare la statale e seguite il tracciato della vecchia strada, così potrete passare in questi incantevoli borghi sospesi nel tempo.
Se avete voglia di fare quattro passi potete sostare lungo il fiume, ci sono anche aree attrezzate per un pic nic veloce.
La strada è ampia e ben tenuta, si viaggia molto bene, l’unica parte un po’ ostica sono i tornanti che vi portano al Passo del Maloja, curve stretta che si contorcono come il mio stomaco quando le vede dal fondo valle, ma visto che guido io, arrivo in cima senza diventare verde.
Alle porte dell’Engadina
Il Passo del Maloja è situato a 1.850 mt di altezza sul livello del mare ed la porta dell’Engadina. Qui vedrete una serie di hotel in stile alpino, peccato che la maggior parte sono in uno stato di abbandono avanzato.
Da qui partono già molte passeggiate, quindi se volete lasciare la macchina ci sono parecchi parcheggi a disposizione.
Questo angolo di Svizzera è stato anche la dimora del pittore Segantini, la casa può essere visitata, mentre le sue opere sono al museo omonimo a St. Moritz (noi in questa occasione non ci siamo fermati per tanto non ho foto da mostrarvi, sarà per il prossimo giro).
La strada, lasciati i tornanti, diventa dritta e corre nel fondo valle, costeggiata dai laghi (Sils, Silvaplana e quello di St Moritz), ognuno con una peculiarità, infatti sul primo vedere placide barchette dondolare sonnacchiose (vento permettendo), sul secondo scatenati windsurfer e kitesurfers cavalcano onde e vento tra vele e aquiloni colorati, mentre sull’ultimo lago c’è poca attività, ma nella ciclopedonale che lo circonda si incontra di tutto, cavalli compresi (molto più suggestivo in inverno, quando potrete assistere a partite di polo sul ghiaccio!!).
Noi ci siamo fermati a Silvaplana, per “assaggiare” l’acqua e goderci lo spettacolo delle montagne, poi abbiamo ripreso il passo e senza altre soste, passando per Pontresina (che abbiamo visto al ritorno) e attraversando il Passo del Bernina siamo giunti in una caotica Livigno.
Livigno e… shopping!
Qui, infilate le adorate felpe, abbiamo pranzato al sacco in un’area attrezzata (BBQ compreso) sulle rive del lago (in secca), poi siamo tornati in paese per “il giro negozi” di rito.
Ho passato molte estati a Livigno durante la mia infanzia e col passare degli anni questo paese è diventato una città, con sensi unici, parcheggi infiniti e tanto caos.
Però è una luogo dove lo sport la fa da padrone, ci sono infatti sport per tutti i gusti e le stagioni, qui imparai a tirare con l’arco, a fare parapendio e ho potuto sciare sul ghiacciaio del Bernina in estate.
Ora ho visto che ci sono piste per mountain bike, una ciclabile che costeggia parte del lago, insomma se volte passare qualche giorno facendo del sano movimento Livigno fa per voi!
Recuperiamo i generi “di prima necessità” che solitamente acquistiamo qui e torniamo sui nostri passi.
Di ritorno: nuova sosta in Engadina.
Per tornare facciamo la stessa strada di prima, ma decidiamo di fare una tappa prima al Passo Bernina, volevo assolutamente fare una foto, che poi non ho fatto perchè ha deciso di piovigginare e poi siamo scesi fino a Pontresina.
Questa è una cittadina molto carina, pulita, ordinatamente svizzera, campo base per piste da trekking di lusso, infatti se dovete acquistare attrezzatura da montagna qui trovate il vostro paradiso.
Non pensate però di trovarvi a campo base Everest, qui non ci sono campi tendati, ma hotel possibilmente da 4 stelle in su, con tanto di torrette sinuose e ampie vetrate con vista sulla valle.
E’ la prima volte vedo questo posto, così facciamo un giro, vorrei tanto potermi fermare qualche giorno per poter esplorare anche i dintorni, godendo di questo clima fresco.
Appena dopo Pontresina, lungo la strada che porta a St Moritz (e lo so che volete avere info anche per questa città, sappiate solo che il parcheggio costa una fucilata, per il resto, meglio andare oltre) c’è un altro posto dove vi consiglio di fermarmi: Mouttas Muragi.
Deviando verso l’alto.
In pratica parcheggiate davanti alla bella stazione della funicolare, è stata costruita nel 1907, in legno tutta decorata, davvero suggestiva.
Arrivati in cima troverete invece una stazione modernissima dotata di bar e ristorante davvero super chic in pieno stile alpino.
Credo di aver mangiato il roasti con pancetta e uovo più buono della mia vita (e più caro senza dubbio).
Dalla stazione in quota in estate si può passeggiare, scendere in mountain bike e vedere nevicare il 27 di luglio! Mentre in inverno, affittate lo slittino e scendete a rotta di collo per la strada che fiancheggia la funicolare.
Purtroppo questa sosta non è proprio a buon mercato, ma ne vale la pena!
Riprendiamo il viaggio, destinazione: Crotto!
La fame comincia a farsi sentire, il panino del pranzo è ormai un ricordo lontano, così riprendiamo la strada del ritorno.
Calcolando i tempi per poter arrivare ad un’orario consono a Chiavenna, abbiamo voglia di mangiare dei buoni pizzoccheri.
(Credo che un bel post sul cibo citato in questo pezzo sia diventato imperativo!!).
Solitamente noi andiamo al Crotto Ombra, ma essendo martedì i crotti in Chiavenna sono tutti chiusi per riposo settimanale, così ci fermiamo a Piuro (altra località che vale una visita) e ci lasciamo ispirare dal Crotto del Fuin.
Mai scelta fu più azzeccata!!
Premessa doverosa: odio TripAdvisor quindi “vado a sentimento” e solitamente non mi sbaglio.
Cos’è un Crotto?
O meglio cos’era in passato il crotto?
Un posto dove conservare il formaggio, ma anche il vino e i salumi locali, grazie a delle correnti d’aria che arrivavano dalle spaccature delle montagna, dovute a frane e smottamenti, possiamo quasi definirli come delle grotte…
Molti sono privati e chiusi al grande pubblico, mentre altri sono ormai dei ristoranti.
Questo dove abbiamo mangiato noi è di proprietà del comune di Piuro che, lo da in gestione, ad uno chef eccellente! Infatti abbiamo deciso di prendere il menu degustazione che si è rivelato ricco e abbondante.
Abbiamo mangiato i pizzoccheri, ma anche i gnocchi della val Chiavenna, una grigliata mista gustosa e uno strano dolce locale.
Il locale è molto rustico, si può mangiare dentro oppure fuori, proprio sotto la roccia a strapiombo, fresco e piacevole nelle sere estive.
(Si, mi avete convito, scatta il post con le ricette! Restate sintonizzati!)
Stanchi, soddisfatti e satolli riprendiamo la macchina, questa volta destinazione casa!
36 commento
Ma che bel posto! Prendo appunti per una possibile fuga dal caldo siciliano!
Se hai bisogno altre info sono qui!! È davvero un posto bellissimo!
Adoro i paesaggi alpini, dove la natura continua a essere protagonista in tutta la sua bellezza. Bellissime foto, Sandra 🙂
Ciao Andrea! Grazie per le foto, devo però lavorarci un po’ di più mi sa…
quella valle è davvero bella, sto pensando di trascorrerci qualche giorno, magari a fine agosto
Anche io andavo spesso in vacanza da quelle parti, magari ci siamo pure incrociate per le strade di Livingo quando era ancora un paese di montagna sconoscito ?
Chi può dirlo? Ma perché no… si sentiva ancora il profumo della legna nei camini accesi anche ad agosto…
bellissime idee per prendere un po’ di fresco!
In teoria, oltre a prendere il fresco, ci sarebbe anche da camminare e fare sport, l’idea è quella di tornare coi miei pattini e provare qualche ciclabile lacustre… ? vedremo se riesco!
Ecco, io non sono troppo distante, ma finora non ho ancora varcato il confine. Chissà che non mi decida proprio nei prossimi giorni, dopo aver visto queste foto meravigliose e questo cielo spettacolare : )
Vivi sicuramente in un posto magnifico se sei così vicina… comunque vale la pena farci una gita! Poi mi dirai! Io sto meditando di passarci qualche giorno quando tornerò dal Portogallo!
Comunque grazie per essere passata. Spero di vederti ancora tra queste righe.
Wow! Conoscevo questo posto solo grazie alle tue foto su Instagram!
Bel reportage! Il tuo blog mi piace ed è da poco che ti seguo ma… so già che diventerò una tua lettrice affezionata! 🙂
intanto benvenuta!! Si, le foto su instgram solitamente sono un assaggio di quello che scrivo qui, quindi vale la pena seguire questo blog sempre un po’ incasinato, ma simpatico! Giuro!!
A presto!!
Adesso pagherei per essere in un posto simile e scappare dalla calura milanese. Davvero splendido!
Ma i crotti chiusi non aprono mai? Non ci sono magari delle sagre o delle festività durante la quale vengono riaperti?
Ciao!!! Anch’io pagherei oro per tornarci, ma domani parto per il Portogallo.. speriamo di non morire proprio come qui!
Si aprono durante la Sagra dei Crotti aperti, io non ci sono mai stata perché attira moltissima gente, ti lascio il sito con le date http://www.sagradeicrotti.it/programma/
Che bei luoghi! Adoro queste montagne, ci sono stata diverse volte con il Trenino Rosso del Bernina, ma mi piacerebbe visitarle in modo più approfondito! Sicuramente ci ritornerò con i tuoi consigli 😉
sarei voluta tornare in questi giorni, ma la frana lungo la strada per il Maloja purtroppo ha cambiato i miei piani… bei posti e soprattutto freschi!!
Questa parte della Lombardia e della Svizzera mi piace molto! Ho fatto per due volte la tratta del Trenino Rosso del Bernina ed ogni volta ne sono rimasta incantata.
A me quello manca, infatti mi sono sempre spostata in macchina, ma rimedierò! Solo che va organizzato per bene. In che periodo l’hai fatto?
Sono stata tempo fa in queste zone e devo dire che hanno un fascino tutto particolare… poi i crotti!!! Wow!
hai mangiato in uno di essi? Trovo che siano tutti molto belli e con delle ottime cucine!!
Mi piacciono tanto questi posti e poi Livigno per me è un luogo speciale pieno di ricordi.
a chi lo dici! Ho passato delle estati bellissime quando ero piccina!
Inoltre grazie per essere passata!
Molto interessante il tuo post! Tra l’altro a gennaio andrò per la prima volta a Livigno, a sciare. Non vedo l’ora! Mi hai fatto venire voglia di partire immediatamente 🙂
Grazie!! se hai bisogno di altre dritte non esitare a chiedere!! sono qui!
E buona sciata!
Articolo mooolto interessante!! Ho proprio in progetto un viaggio in questi luoghi in estate e mi hai dato tanti spunti interessanti 🙂
Lieta che sia piaciuto. Ha riscosso un discreto successo questo itinerario! ?
Paesaggi incredibili! Ci sono tantissimi consigli, grazie davvero! Sono sicura che prima o poi mi torneranno molto utili!
È una bellissima gita! Quando poi qui fa caldissimo è un buon modo per prendere un po’ di fresco!
Ma perchè leggo questo post?? Ci vivo!! ?? Mi hai messo voglia di rivisitare questi luoghi dell’infanzia!! Evviva i crotti, non vivrei senza!!
La prossima volta allora vengo a trovarti!! Sono posti davvero splendidi, che invidia.
Sono stata molte volte a Livigno di inverno per la settimana bianca e un paio di volte d’estate di ritorno dai giri in camper nel Nord Europa. A me piace tantissimo e ci tornerei volentieri per visitare i dintorni ( certo non in inverno pieno) che tu descrivi e i crotti che non ho mai sentito nominare.
i crotti sono da provare!!!
Che meraviglia di posti! Prendo nota per un prossimo weekend
è un bel posto per passare un weekend di natura e relax al fresco!
Se tutto va bene tra un paio di giorni sarò in Engandina e il tuo racconto mi sarà prezioso..Spero proprio di cenare in un crotto! Domanda: l’hai più scritto il post gastronomico??!
Bellissima regione davvero!
No purtroppo non l’ho più scritto, ma se hai bisogno di qualche info chiedi pure!!