Giappone in pillole

by Sandra

Come da tradizione iniziamo la serie di post sul Giappone con qualche indirizzo utile e i miei tips per non perdersi le cose migliori.

Questa volta non sarà proprio breve come articolo, ma se volete provare qualche posticino garantito non vi resta che arrivare in fondo.

Dove ho alloggiato

Dimensioni piccolissime delle stanze e dei letti, forse la soluzione ostello permette di avere un po’ più di spazio per muoversi. Difficile trovare letti matrimoniali grandi, quindi le triple possono essere un problema, tra l’altro durante la mia ricerca non ho trovato questo genere di soluzione. Non ho scelto ryokan perchè in inverno molti non hanno il riscaldamento e il costo è decisamente molto elevato

ANNE HOSTEL YOKOZUNA: ostello scelto da Vagabondo, comodo come posizione seppure non in uno dei quartieri più famosi, inoltre ristorantini e market comodi, consiglio la panetteria all’angolo della strada, ottima per fare colazione! Ostello accogliente, noi eravamo in una camera da 6, poco spazio vitale, ma i letti sono comodi e grandi, bagni e docce super puliti, ma gelidi. Mentre lavatrici e asciugatrici poche e mal funzionanti. E’ la sistemazione che è piaciuta meno. Portarsi gli asciugamani perchè non forniti se non dietro pagamento.

THE POCKET HOTEL Kyoto Shijo Karasuma: hotel nuovo di pacca, super tecnologico. Camere molto particolari con letti comodi, ma spazio vitale inesistente. Bagni e docce pulitissimi e caldi, potevi vedere se erano occupati direttamente dal tablet in camera. Lavatrici e asciugatrici in numero esiguo, ma anch’esse controllabili da remoto. Posizione defilata, ma a due passi dal Nishiki Market e dalla fermata del bus dove passavano molte delle linee turistiche e non. In hotel c’erano distributori automatici di bevande e cibo, ma nei dintorni Starbucks, 7eleven e fast food. Forniscono asciugamani, ma anche pigiama e ciabatte!

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Guesthouse Hiroshima Station Inn: a pochi passa dalla stazione, posizione comodissima, inoltre anche qui vicinanza con caffetterie e minimarket. Una sorta di capsula hotel, siamo stati fortunati che eravamo solo noi, perché i bagni e le docce erano sia per uomini e donne e lavatrici e lavandini erano nello stesso ambiente delle capsule. Pulito, personale gentile, letti comodi e spaziosi, ma potrebbe essere un caos se fosse pieno. Asciugamani e un piccolo beauty vengono forniti all’arrivo

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Ostello Hostel East Blue Kasai Tokyo: a due passi dalla metro Kasai e dispone di una fermata del bus per gli aeroporti comodissima, nei dintorni ristoranti molto local e solito 7eleven e family market. Quartiere tranquillo, una Tokyo davvero originale, nessun occidentale, insomma un bel posto per finire in bellezza il viaggio. L’ostello è in una vietta silenziosa e molto caratteristica, noi avevamo una camera familiare, letti comodi e spaziosi, più spazio anche per girarsi e rifare gli zaini con due bagni (solo wc) in camera, mentre le docce erano al piano terra, pulite e spaziose, Sala comune accogliente con possibilità di usare microonde, bollitore, macchinetta del caffè (distributore automatico), inoltre chiedendo al desk si poteva acquistare acqua e bibite.

Dove ho mangiato

Per i ristoranti a volte abbiamo fatto fatica a trovare posto, molti chiudono alle 21 e quindi non ti fanno entrare se arrivi dopo le 20:30, meglio andare a cena presto. Inoltre in tanti locali viene chiesto di togliere le scarpe e di mangiare per terra, molto caratteristico, ma non tutti apprezzano.

Noi abbiamo provato di tutto, dal ristorante molto carino alle “bettole”, che per quanto sporche erano assolutamente decorose. L’acqua viene data gratis, non temete è buona da bere, non si rischia nulla.

I menu anche se in solo giapponese hanno sempre le foto, quindi affidatevi a quelle e al vostro istinto, non chiedete che intanto non vi capiranno mai.

Tokyo

Gentamaru sushi restaurant – Tokyo, proprio di fronte la fermata della metro Ryogoku uscita est, a pochi metri dall’Anne Hostel: piccolo ma veramente buono, noi abbiamo mangiato qui due sere, davvero ottimo sushi. Si mangia sia al bancone come dei veri local che in una saletta dove si tolgono le scarpe e ci si siede a terra. Attenzione, qui non è vietato fumare nei locali! Acqua e the caldo gratis.

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Sometaro Okonomiyaki: 2 Chome-2-2 Nishiasakusa, Taitō, Tokyo 111-0035, Giappone (Asakusa): si mangiano okonomiyaki cucinati in autonomia, seduti per terra senza scarpe. Davvero molto carino e caratteristico, ma prevalenza di turisti. In pratica si sceglie tra diverse ciotole di ingredienti e poi si prepara la propria “frittata” direttamente sulla piastra che funge da tavolo. Noi ci siamo capitati dopo l’aperitivo sulla Asahi tower che si trova a circa un 1km.

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Sakura Restaurant: 3 Chome-37-12 Nakakasai, Edogawa-ku, Tōkyō-to 134-0083, Giappone (zona Kasai a pochi metri dalla metro): posto aperto 24h ci sono tre banconi da sushi e tanti local (ahime anche qui fumano), ci hanno fatto posto in uno dei banconi e dal menu si possono scegliere o i singoli pezzi o dei piatti compositi, se non vi piace il wasabi basta dirlo. Una delle cameriere che sembra spagnola, parla inglese e vi aiuterà. Noi eravamo l’attrazione della serata, tutti molto curiosi e carini, ma nessuno vi chiederà qualcosa.

Kawaii Monster Cafe: Shibuya – posto davvero surreale, ma consigliatissimo per immergersi nella follia giapponese. Si tratta di un ristorante fatto di luci e colori, ma anche di ragazze vestite da manga. Si può entrare solo per bere pagando 500 yen, ma vi consiglio di mangiare qualcosa, i dolci sono assurdi e coloratisssimi, ma si può optare per un semplice riso con pollo davvero buono. Noi ci siamo stati a pranzo con solo parte del gruppo perché era la giornata libera a fine viaggio.

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Nikko

Aburagen: 1028 Kamihatsuishimachi, Nikkō-shi, Tochigi-ken 321-1401, Giappone proprio davanti al ponte rosso, sopra ad un negozio di souvenir: posto non pulitissimo, fanno soba e ramen, ci sono tavoli tradizionali e altri per terra (bisogna togliere le scarpe). Abbiamo mangiato molto bene, perché il brodo era gustoso e ci sono varie combinazioni, consigliatissimo.

Kyoto

Gion Kyoto Ramen: Tominagacho 116 Higashiyama – Gion – abbiamo aspettato un pochino fuori, ma poi abbiamo trovato posto in un tavolo tutto nostro, qui abbiamo preso del fumante e buonissimo ramen. Una goduriaa, saporito e ricco. Acqua come sempre gratis!

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Negiya Heikichi Pontocho shop:201-4 Shimokorikichō, Nakagyō-ku, Kyōto-shi, Kyōto-fu 604-0961, Giappone: abbiamo mangiato del ramen, che credevamo essere con la carne fritta, invece era solo stufata. Ci hanno sistemato al secondo piano, quindi con tavolini e seduta a terra, menu molto articolato, sono famosi per i porri e si può provare l’hot pot, che però noi abbiamo escluso. Buono, ma non all’altezza del primo ramen.

Niku-Mon:Giappone, 〒604-8365 Kyōto-fu, Kyōto-shi, Nakagyō-ku, Nishikiōmiyachō, 130 メゾンドール四条大宮1: volevamo mangiare carne noi, così abbiamo trovato questo localino dove ti cucini da solo della succulente carne. Va precisato che hanno anche piatti con riso o noodles prevalentemente di origine coreana. Noi abbiamo preso quasi tutti carne, che viene servita cruda tagliata a bocconcini, poi ognuno la cucina a suo piacimento, davvero ottima anche se non era carne di kobe. Il prezzo non proprio low, ma per un po’ di ciccia si fa qualche sacrificio.

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Per le località non presenti ma toccate dal viaggio non ho indirizzi da consigliare perché spesso abbiamo mangiato street food e altri non sono riconoscibili su google e dai vari biglietti da visita non riesco a risalire alle info necessarie per identificarli.

Si mangia molto bene in Giappone e non si spende per forza una fortuna, ma cercate di assaggiare le specialità locali, vi stupirete!

Da non perdere

Qualche suggerimento per qualche attività particolare da fare in Giappone, prima di tutto parliamo di Onsen. Non sapete di cosa si tratta? Sono i vecchi bagni pubblici giapponesi, dove si andava a lavarsi. Un bel modo per entrare in contatto coi il Giappone più intimo.

Io vi consiglio il Kurama Hot Spring, si trova ad un’oretta di mezzi da Kyoto, ma ne vale la pena, soprattutto se arrivate verso sera e vi godete le vasche esterne. Qui trovate il racconto integrale dell’esperienza che abbiao vissuto..

Se invece volete assistere alla cerimonia del the, sempre a Kyoto, vi consiglio questo posticino Kimono Tea Ceremony Maikoya. Si può fare sia l’esperienza con Kimono che con i propri vestiti, se decidete per la prima tenete conto che serve un’oretta solo per vestirvi e pettinarvi. Inoltre propongono altre esperienze interessanti, ma noi non avevamo molto tempo.

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Per saperne di più del mio viaggio però devi aspettare i prossimi post, intanto se ti va puoi guardare le foto che trovi sulla mia pagina Facebook.

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19 commento

sariblogger 18/01/2019 - 15:31

Il Giappone mi intriga tantissimo come cultura, posti da visitare e il loro cibo. Leggendo ti ho invidiato tantissimo questo tuo viaggio.

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Sandra 18/01/2019 - 15:32

Grazie per essere giunta fin qui! Questo è il primo post, quindi un po’ di servizio, a breve vi racconterò di più!

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Silvia 18/01/2019 - 15:32

E’ da tempo che vorrei visitare il Giappone ma per diversi motivi non è ancora accaduto… Mi è piaciuto leggere il tuo racconto ed avvicinarmi un po’ a questa meta, per noi ancora lontana

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Sandra 18/01/2019 - 16:32

Arriveranno altri post sulla mia esperienza giapponese, quindi resta sintonizzata

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Sandra 20/01/2019 - 18:58

Ciao Silvia! Scusa ma il tuo commento è andato in spam.. allora sono contenta che questo post possa essere un percorso di avvicinamento ma resta sintonizzata per i prossimi

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Paola 18/01/2019 - 17:06

Mi preoccupa il fatto che si fumi nei locali, è così ovunque o solo per certe categorie di ristoranti? Sinceramente la puzza di fumo non mi farebbe per niente godere i miei noodles/sushi/cibo a caso ordinato dalla foto 🙁
Invece sapevo per esperienza diretta che in Asia il concetto di “spazio” è abbastanza diverso dal nostro, ma dal tuo racconto e dalle foto sembra che in Giappone sia la norma ovunque… aiuto!

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Sandra 18/01/2019 - 17:46

Ovunque! È vietato fumare in strada ma nei locali no, ci sono ancora camere fumatori negli hotel… lo spazio è minimal ovunque, non c’è modo di “allargarsi”

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Grazia 20/01/2019 - 11:54

Questa storia degli spazi angusti la immaginavo, ma non fino a questo punto (la foto con i lettini su due livelli diversi mi fa venire la claustrofobia) di certo è una scusa per passare la maggior parte del tempo fuori dalla stanza a esplorare ?

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Sandra 20/01/2019 - 14:01

Diciamo che i claustrofobici non hanno vita semplice in Giappone! Ma io ho scelto tutti posticini piuttosto “larghi” per il loro standard!

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Silvia - The Food Traveler 20/01/2019 - 14:04

Il Giappone mi ispira tantissimo! Ammetto che le dimensioni delle stanze mi spaventano un po’, in particolare l’idea della capsula 😉 Non sapevo che molti ryokan non avessero il riscaldamento: anche questo è un aspetto da tenere in considerazione.
Sei stata in una onsen? Che bello, non vedo l’ora di saperne di più.

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Sandra 20/01/2019 - 14:05

Diciamo che il riscaldamento un po’ ovunque è tenuto bassino, diciamo che non si schianta di caldo. Le capsule vere e proprie le ho scattate, in c’è la posso fare! Onsen fatto e molto molto bello….
Scriverò tutto, ma ahimè ci vuole tempo.

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Divagando 21/01/2019 - 16:57

Che invidia!! Io ci sono stata in Giappone ma per troppo poco tempo. E’ stato solo un assaggio, spero di poter degustare il resto molto presto. Sul fumo nei locali hai ragione, una sera ad Asakusa ero finita in un locale dove la specialità era il pesce da grigliare al tavolo, ogni tavolo aveva una griglia. C’era una coltre di fumo di sigaretta e di fumo di pesce grigliato, ti lascio immaginare la puzza sui vestiti. Ciao Sandra, seguirti è un piacere!

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Sandra 21/01/2019 - 17:25

Ben arrivata!! Speriamo che il tuo assaggio sia il preludio per un viaggio più lungo, ne vale la pena, assolutamente!

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Francesca 25/01/2019 - 15:10

Non ci sono mai stata, ma vorrei tanto andare in Giappone. Questo tipo di post mi incuriosisce tanto, soprattutto la parte delle sistemazioni. Devo dire che dormire nella stessa stanza dei bangi e della lavanderia però non mi attira; sei davvero una viaggiatrice avventurosa!!!

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Sandra 26/01/2019 - 10:40

No dai, non sono così avventurosa, ma ogni tanto mi lascio tentare da qualche sistemazione alternativa. Devo dire che in Giappone si può osare per la grande pulizia e attenzione dei giapponesi agli spazi comuni.

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Elena 26/01/2019 - 18:55

Mamma mia, che terra particolare, dev’essere! Ho già seguito sui social le tue foto, giorno per giorno, che ci hanno portato, almeno un pochettino, in viaggio con te! Hai fatto un viaggio bellissimo, e aspetto con voglia i tuoi prossimi articoli!

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Sandra 28/01/2019 - 09:51

Grazie Elena! Spero di riuscire a mettere nero su bianco la mia esperienza, perché è stato davvero un viaggio incredibile e intenso da tutti i punti di vista!

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Sara Chandana 28/01/2019 - 02:11

Il Giappone sembra un luogo terribilmente affascinante e così variegato! Tecnologia e tradizioni antiche viaggiano di pari passo, a quanto sembra. Sono molto curiosa di leggere i tuoi prossimi post. :*

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Sandra 28/01/2019 - 09:54

Sicuramente c’è un bellissimo mix di tradizione e innovazione, è un Paese molto lontano da tutti quelli che ho potuto visitare fino ad ora. I post arrivano!!!

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